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Osservazioni astronomiche visuali

martedì, ottobre 28, 2008

Bigdob si sveglia dal letargo


25/10/2008 un soggiorno montano a Courmayeur per il week-end mi hanno offerto la possibilità di riprendere le osservazioni con Bigdob dopo sei mesi buoni di accantonamento in garage. A Linosa avevo il mio smalldob, cieli perfetti, ma il diametro era quello che era. Quest è la 82^ uscita con Bigdob. Verso le 22 mi sono recato 10Km fuori Courmayeur, in val Ferret, località Praz sec, proprio sotto le Grandes Jorasses. Ho notato con piacere nessun arrugginimento nella fase di montaggio. Nei tempi soliti ero operativo. Temperatura 2°C, leggera brezza da NE, seeing non rilevato, trasparenza 3,5/5, inquinamento luminoso: leggera lattescenza a SO, in direzione di Courmayeur e traforo del Bianco. SQM 21,44: non male. Per cui tiro fuori di saccoccia degli oggetti accantonati.

Inizio con IC 1613 nella Balena: star hopping facile, individuo delle stelline Tyco di 12^ ed un piccolo asterismo e… osservo. Dopo un po’ emerge un baluginare che si stacca dal fondo cielo. Sì, è lì, la do per vista: eterea ma vista. Nell’immagine Aladin l’addensamento cerchiato a sinistra, molto evidente, è fatto di zone HII, naturalmente invisibili in visuale.

Passo ad un altro spettro, NGC 7492, globulare in Acquario, già visto da altri su questo blog. Star hopping facile, ma l’oggetto è proprio evanescente. Visto, ma è tra i globulari più spettrali che ricordi.

Ed ora mi accingo ad una chicca VdB 142. Lo star hopping da Mu “Granata” non è arduo, Trumpler 37 segna la via, poi basta individuare la SAO 33573 e la vicina , GSC3975.396 (sarebbe una doppia ma non salgo con gli ingrandimenti) e il gioco è fatto. Dopo un po’ individuo nettamente piccole nebulosità attorno alle due stelle e lì dove deve essere una luminescenza a virgola che segna l’estremità della proboscide. Visionario? Forse, ma questi pochi elementi li do per certi. Mi sembra anche di individuare una zona più scura che sfiora la SAO 33570.

Infine Pal 2. Perdo un po’ di tempo con lo star hopping che non mi risulta intuitivo. Ma il globulare mi emerge poi netto: non incerto come sui Lessini. Qui c’è!

Concludo con una carrellata di alcuni oggetti abituali senza dimenticare la 891 e rientro. L’SQM segna 21,39; sono 0°C; il telo è tutto bagnato. Ho osservato per due ore. Non voglio essere uno straccio l'indomani! Lorenzo

Peralba, 25 ottobre 2008


La seconda volta al Peralba non è stata pari alla prima. Appena arrivati l'SQM ha segnato 21.55, ma poi lentamente è sceso intorno a 21.4. C'era un po' di inquinamento luminoso dalla valle di Sappada e il cielo non era molto trasparente. Una serata tutto sommato buona, ma le aspettative erano per qualcosa di meglio.
Non faceva freddo (2°C) e non era nemmeno umido. A volte scendeva da Nord aria che sembrava quasi calda. Il seeing era altalenante: a momenti buono e a momenti pessimo, a seconda della direzione e del momento (probabilmente dipendeva dalle scie vorticose delle montagne e dal vento mutevole).

Eravamo in 5: io, Tommaso, Mirko, Marco e Mauro N. Tre i telescopi: il mio 40 cm, il 40 cm di Tommaso e il 30 cm di Mirko, più un 80 acromatico usato per osservare l'intera Nord America (e poco altro).
C'era sempre qualcuno che in un telescopio o nell'altro aveva puntato qualche cosa di nuovo, e noi a correre da un telescopio all'altro. Abbiamo osservato più o meno 70 oggetti. Non li elenco tutti, solo qualcuno fra quelli un po' meno comuni.

NGC 7332 e 7339. Due galassiette in Pegaso che Mirko si stava guardando aumma aumma... Nel 30 cm si vedeva la forma di entramebe, anche se erano piccoline. Una mostrava il nucleo e il disco di taglio e l'altra anche qualche irregolarità. Un po' come nella foto. Nel 40 cm erano un po' meglio. Un bel quadretto che vale la pena di riguardare (incredibile quante cose nuove si possano trovare).

La nebulosità di Gamma Cassiopea. Si vedevano entrambe (IC 59 e IC 63) e si poteva percepire la forma e diversi livelli di intensità.

NGC247. Una galassietta che appariv un po' come nella foto, più rimpicciolita ma con una chiara forma ellittica e irregolarità interne.

IC 289. beh... più o meno come in foto, sbiadita e rimpicciolita.

NGC281 (Pacman). Si riusciva a vedere abbastanza bene la sagoma e la nbullosa oscura interna.

NGC 246. Una planetaria gigante. Con filtro UHC si vedeva il guscio esterno ad arco più luminoso e un raggio di nebulosità più intenso.

NGC 40 A me è sembrata una M27 in piccolo, con le due orecchie più deboli.

La galassia nana irregolare IC 10. Appariva come un chiarore sfumato ne campo di stelle. Sembrava quasi grumoso.

Ovviamente abbiamo osservato tante altre cose: l'ammasso di galassie in Perseo, la testa di cavallo, ecc. ecc ecc.

Note di Mauro N.

... cerco di tornare un po' sul seminato, facendo qualche considerazione sulla serata di sabato 25 Ottobre.

Bè, innanzitutto ringrazio della compagnia e dell'ospitalità. Il viaggio per me è stato abbastanza lungo. E' naturalmente uno sforzo che si può fare (qualche volta) ... ma la ricerca di cieli bui è senz'altro qualcosa che un visualista è praticamente costretto a fare se vuole "vedere", anzichè intuire.

Torniamo alla serata di sabato: il cielo mi ha leggermente deluso, nonostante a inizio serata (ore 23 circa) promettesse molto bene (sqm ~21.5 e trasparenza che sembrava ottima). Perchè mi ha deluso? L'ultima uscita visuale che avevo fatto era in quel di Emberger Alm a fine Agosto ed è stata una di quelle serate che ti fanno strappare il cuore dalle emozioni. Quelle serate che ti svegli il giorno dopo con il sorriso fino alle orecchie :-). Bè, se hai in mente un cielo di un certo livello (trasparenza e seeing ottimi), qualsiasi cielo anche solo di poco peggiore... è niente meno che peggiore! Questo forse è il lato negativo della ricerca dei cieli bui: alla fine si rischia di rimanere delusi anche da cieli pur ottimi come il Peralba di sabato scorso.

Perchè dico questo? Perchè è normale fare alcuni raffronti sulle serate e sulle osservazioni... e mi sembra incredibile che la ngc6946 vista con il mio newton da 25 cm da Emberger Alm fosse migliore di quella che ho visto sabato con i 2 dobson da 40cm di Mauro e di Tommaso (...). Le stesse impressioni me le ha suscitate anche ngc7479, in cui ricordavo di aver distinto meglio i bracci e la barra, mentre sabato erano meno evidenti. Invece la planetaria ngc246 era una bomba: mentre ad Emberger Alm la nebulosa era un po' slavata e comunque migliore senza l'uso di filtri, dal Peralba il filtro UHC (che preferisco all'OIII) ha evidenziato nettamente meglio la forma. Insomma...a cosa possono essere dovute queste differenze? Ammesso e non concesso che il mio ricordo fosse corretto (in realtà mi fido molto della mia memoria), una spiegazione plausibile può essere il connubbio seeing/trasparenza. Spesso abbiamo notato che il cielo in certe zone si impastava leggermente, magari per poi migliorare in quanto a trasparenza. Altre volte ci siamo accorti che era invece il seeing a peggiore, sempre in alcune zone (es. la ngc 2392vista col dobson di Mirko (?): stelle come palloni, ma SOLO in quella zona e in quel momento!).

Concludo con quelli che per me sono stati gli highlights: - l'ammasso di galassie del Perseo. Adoro le galassie e soprattutto i campi contenenti molte galasse. Incredibile come le due galassie al centro dell'ammasso somigliasseso molto al centro dell'ammasso della vergine con M84 e M86 (confrontate la part a sinistra di questa immagine: http://www.rc-astro.com/photo/id1156.html). - NGC40: bellissima. Ad alti ingrandimenti la forma irregolare dei lobi emergeva chiaramente. - IC1613, la galassia irregolare nella balena. Oggetto veramente difficile, quasi al limite della percezione (sono riuscito a notarla solamente dopo qualche colpetto allo strumento) - NGC404: il fantasma di Mirach non è niente di appariscente. Ma non mi ricordo di averla mai vista così: campo abbastanza largo, pieno di stelle piccolissime e con la giallissima Mirach che proiettava finissimi raggi di diffrazione lungo il campo. A lato, questa specie di "riflesso" che era invece la galassia... Bè, mi è piaciuta l'immagine! Gli oggetti osservati sono stati molti. Alcuni veramente notevoli, ma quelli citati mi hanno maggiormente colpito. Non ho copia della lista che ha fatto mars4ever, quindi lascio a lui un eventuale report completo. Ciao, Mauro

Note di Mirko

Ebbene si. La serata per il sottoscritto è stata favolosa, cielo bellissimo e sopratutto buio. A parte una certa luminosita proveniente dalla zona di Sappada, io mi ritengo molto soddisfatto della nottata. Devo dire che non era partita nei migliori dei modi perchè giunto sul posto circa 2 ore prima degli altri, una sgradita sorpresa mi ha accolto. Il rifugio sorgenti del Piave, aperto e con una bella banda di ragazzi che festeggiavano. Luce un pò ovunque e quindi ho optato per lo spiazzo a circa 500 metri dal rifugio su consiglio di Mauro che c'era stato in precedenza. In quel posto ho avuto subito la visita di un solitario camperista che mi ha tenuto compagnia fin tanto che lo strumento si acclimatava. Insieme abbiamo osservato l'elite del cielo (M13, M31, M27,M15,Il doppio in Perseo ecc.) poi la visita dell'allegra compagnia di ritorno dal rifugio; in un primo momento ho pensato: "ecco........fregato, sono un pò brilli e dovrò usare tutta la mia diplomazia perchè non si avventino sul tele rovinando tutto" ed invece erano tutti tranquilli e curiosi di osservare, questo mi ha fatto veramente piacere.

Il mio programma era come il solito basato su osservazioni masochistiche di galassie, gli abell sono tra le mie chicche e ho sgranato in lungo e in largo ABELL 262, 347 e 426. Non stò qui a descrivere tutti gli oggetti che si osservano all'interno però è veramente appagante spostare poco il tele ed osservare tutti quegli oggetti; naturalmente tutto ciò fatto con dovizia e quindi cartina super-particolareggiata in modo da "saper quel che si osserva". Poi non contento ho fatto un giretto in Pegaso dove mi hanno colpito le bellissime galassie NGC7332-7339, Due oggetti visti quasi di taglio con una discreta luminosità (la prima appena oltre l'11° magnitudine la seconda di 12,3°), per fare un paragone potrei dire due piccole sombrero. Ho apprezzato molto anche l'ultima osservazione prima di partire per casa quando assieme a Tommaso abbiamo osservato un debole gruppetto Hickson (non ricordo il nome) che ha concluso in bellezza la serata.

Per concludere, mi sono proprio divertito..............................................amen.

Note di Marco

Ecco la lista. Ho messo ovviamente solo quelli che ho visto io. Gli oggetti più interessanti sono stati le galassie nane (IC10 è un grumo di luce mentre le NGC 147 e 185 sono splendide e giganti, come M110), l'ammasso del Perseo (ho identificato solo 8 galassie perché ero di fretta, per gustarlo bene bisognerebbe starci almeno mezz'ora), le nebulosette di gamma cas, la Pacman, la testa di cavallo e le planetarie: quella meravigliosa della Balena è la terza più grande del cielo dopo elica e manubrio, la 7139 (che avevo fallito in trentino col 25 cm, e ora ho capito perché!) è debolissima (msup 22,3), invece le NGC 40 e 1514 (che si somigliano anche tra loro) non le avevo mai viste così bene. Idem per M1. E' stato divertente anche dare la caccia al globulare della colomba, solo per sfizio, alla modica altezza di 3°: mi sono dovuto accontentare di vederlo col rifrattorino perché i Dobson non arrivavano meccanicamente all'orizzonte: sfiorava la montagna che appariva all'interno del campo. Sono riuscito a vedere a occhio nudo M52 ed NGC6940. Se conto i singoli numeri di catalogo (ormai ometto gli ovvi oggetti che si trovano abbinati a oggetti più grossi, come M32, 110, 43...) supero quota 70, è il mio secondo risultato più proficuo dopo la serata di aprile. Ciao, M

300 mm
615 GAL 596 GAL 584 GAL 600 GAL

400 mm
M76 NP quintetto 6946 GAL M31 GAL M33 GAL 1514 NP M1 RS IC434 ND M42 ND 1977 ND 7662 NP 7640 GAL M46 AA 2438 NP 7479 GAL IC1613 GAL 7332 GAL 7339 GAL 337 GAL 246 NP 255 GAL 7741 GAL 40 NP 7139 NP 7129 ND 7142 AA 869 AA 884 AA 957 AA 744 AA 1027 AA IC289 NP 7789 AA 129 AA IC10 GAL IC63 ND IC59 ND 404 GAL 281 ND 457 AA 436 AA 663 AA M103 AA 185 GAL 147 GAL 470 GAL 474 GAL 467 GAL 520 GAL 1272 GAL 1275 GAL 1278 GAL 1273 GAL 1267 GAL 1268 GAL 1270 GAL 1282 GAL

80 mm
7000 ND IC5067 ND IC1318 ND 6940 AA M45 AA 1499 ND M52 AA M34 AA 1851 AG

domenica, ottobre 05, 2008

Casera Razzo, 4/10/2008



Oltre 60 oggetti osservati. La gran parte mai o quasi mai osservati prima.

Prima però alcune note sulle condizioni osservative: pensiamo di aver finalmente capito perché la qualità del cielo di Casera Razzo oscilla fra condizioni di assoluta eccellenza (21.6, Bortle quasi 2) e condizioni (per fortuna non molto frequenti) molto meno entusiasmanti (21.2-21.3, Bortle 4). Dipende dalla trasparenza dell'alta atmosfera e dalla eventuale presenza di velature alte.
Mi spiego meglio. Ieri, fra le 10 e mezzanotte il cielo era opaco, nella direzione Sud Est (quella verso la pianura friulana) s'era un chiarore insolito, che si estendeva fino a 30°-40° in altezza. Sembrava quasi che ci fosse la pianura appena dietro la montagna. Molto peggio di quanto descritto qua: http://visualsky.blogspot.com/2007/10/linquinamento-luminoso-di-cr.html .
All'arrivo e fino a mezzanotte l'SQM oscillava fra 21.25 e 21.30. Per chi è abituato a cieli migliori l'impressione era quella di essere assediati dalla luce. Verso mezzanotte la situazione è migliorata. L'SQM ha cominciato a indicare 21.35-21.40. Per un breve periodo sono apparsi anche valori intorno a 21.45, ma poi il cielo è ridisceso intono a 21.35. A 21.35-21.40 la sensazione di assedio era sparita e il cielo era un "onesto" Bortle 3 (vedi oltre). Il chiarore a Est era ritornato a livelli simili a quelli descritti nel link. Ora la pianura sembrava di nuovo più lontana.
A Bortle 3 la Via Lattea allo zenith era strutturata, ma niente al confronto di quella della settimana prima (21.50) alle Tre Cime o di quella del Peralba.
Tutto sommato, ieri a Casera Razzo allo zenith la Via Lattea appariva più o meno simile, in fatto di contrasto, a come appariva all'orizzonte Sud dalle tre cime.
Ripensando a tutte le volte che sono stato a Casera Razzo, ricordo notti eccellenti con cieli intorno a 21.6 e notti un po' meno felici, come quella di novembre 2007, con cieli intorno a 21.25. Ricordo anche notti in cui senza un apparente motivo l'SQM scendeva bruscamente da 21.55 a 21.4 (come il 3 Agosto 2008). I motivi di queste oscillazioni non sono mai stati chiari, fino a ieri. Verso le tre di notte, ieri, si è capito meglio che cosa succede. All tre di notte a Ovest le stelle luminose di Lyra e Cigno si erano infatti immerse nella foschia (Vega aveva un alone visibile a occhio nudo). Con l'andare del tempo è stato evidente che si trattava di velature molto alte, che piano piano riducevano la trasparenza. Era difficile notarle perché, a Casera Razzo, le nuvole non sono luminose e sono molto difficili da vedere. Piano piano queste nuvole hanno attraversato il cielo e quando sono arrivate dalla parte del Friuli oltre a ridurre la trasparenza hanno cominciato a brillare leggermente. La spiegazione è che essendo molto alte riuscivano ad essere illuminate dal Friuli. Casera, in fondo, deve il suo buio allo schermo delle montagne. Questo funzione fintanto che l'aerosol e l'umidità stanno (come normalmente è) negli strati bassi dell'atmosfera che non riescono ad essere illuminati dalla Pianura. Se c'è qualche cosa di alto e riflettente il prodigio scompare. Che fossero veli questa volta era evidente, perché questi ultimi arrivati erano striati e si notavano le striature nel cielo (effetto Sol Levante). Quindi tutto dipende da che cosa c'è nell'alta atmosfera (l'unica che risente dell'inquinamento luminoso). Purtroppo le previsioni meteo, quando dicono sereno, non dicono se e quanto è trasparente l'alta atmosfera (di solito lo è ma...).

Fra mezzanotte e le 3, con il cielo di Bortle 3, abbiamo fatto alcune interessanti osservazioni a riguardo della qualità del cielo. Per prima cosa abbiamo provato il metodo "aggressivo" indicato da John Bortle per stabilire la magnitudine limite visuale. Infatti quando Bortle riporta che, per esempio, a Bortle 3 la magnitudine limite è 6.6-7.0 non intende quella che si può stimare con una breve osservazione o usando il metodo degli osservatori delle meteore. In tende un metodo aggressivo in cui si fissa una zona del cielo e si continua a osservare finchè piano piano si riescono a identificare stelline che a prima vista non erano evidenti. Abbiamo così fissato una zona appena sotto Mirach.Se alla prima occhiata erano ovvie stelline di magnitudine 6.3, insistendo un po', aspettando e aspettando ad un certo punto ecco comparire anche HP 5694 di magnitudine 6.7! All'inizio Marco non credeva fosse possibile ma poi l'ha vista anche lui e anche Mirko. Altre stelline apparivano qua e là, bastava aver pazienza. Io ne ho vista un'altra che sul computer di Marco era 6.77. E quindi, in fondo, quel cielo di Bortle 3 mostra davvero stelle intorno a 6.6-7.0, a patto di usare il metodo di Bortle stesso. M33 era, come previsto visibile con un po' di attenzione in visione distolta. Invece era stata molto più difficile da vedere prima di mezzanotte, quando il cielo "solo" un decimo più luminoso, a 21.25-21.30. Abbiamo anche cercato la luce zodiacale e il gegenschein e avevamo pensato di averlo individuato come un chiarore, nel luogo in cui doveva essere (essendo là attorno il cielo un po' più buio). Poi però, visto l'effetto dei veli non possiamo essere sicuri che non fosse una qualche velatura residua. Del resto qualcosa in cielo di doveva essere altrimenti sarebbe stato 21.5-21.6.

Fra gli oltre 60 oggetti osservati (lascia a Marco l'elenco dettagliato), forse il più significativo della serata è stata la nebulosa planetaria feto (NGC7008). Appariva quasi come nella fotografia, con qualche stella di campo in meno (era visibile quella sull'ombelico e altre dentro al nebulosa). Il feto era più evidente che nella foto mentre l'ovulo era più tenue, ma era visibile tutta l'ellisse che lo racchiude. Osservata a 170x e 260x. Dava il meglio di sé a 260x (chi dice che bisogna usare bassi ingrandimenti?).
Con gli ingrandimenti bassi abbiamo osservato M31, questa volta davvero molto bassi, per farcene stare il più possibile nel campo, perché abbiamo usato un widescan 30 mm (60x nel 400 mm) che permetteva di vedere un bel po' della galassia.
Menziono anche la piccola galassia NGC7015 nel cavallino, che mostrava un nucleo e una specie di cerchio esterno con una zona un po' più scura fra cerchio e nucleo (evidentemente quello che era percepito della struttura spirale osservando visualmente).
Infine avrei avuto anche una lista di 4 stelle doppie, ma ne ho osservata solo una: iota CAS, sdoppiata facilmente (anche se il seeing va detto che era veloce e cattivo) mostrava un bel contrasto di colore e intensità con la secondaria più debole di colore più caldo (arancione).

Infine ultima nota. Riguarda i colori. Alle tre di notte, con i veli che arrivavano, abbiamo osservato M42. Solito effetto di colore (verde la parte del trapezio mattone la parte debole). Questa volta Marco ha voluto osservare con un filtro Hbeta e... sorpresa sorpresa: l'effetto colore è rimasto nonostante il filtro facesse passare solo un tono nel verde.

Addendum. Note di Marco.

Riporto le note di Marco, con due anotazioni:
a) le zone a Sud (6822 e la Helix per esempio) sono state osservate in mezzo all'inquinamento luminoso che ho descritto nella prima parte della notte. La Helix non si vedeva quasi senza filtro mentre era visibile anche senza filtro il 10 Agosto (che era un 21.5-21.4) e perfino nel binocolo. http://visualreports.blogspot.com/2008/08/cr-last-minute.html
b) la "regola" secondo me è 21.6, con degradi di diversa entità a seconda delle velature. Abbiamo trovato cieli di Bortle ~2 circa un terzo delle volte. Il resto si colloca intorno a 21.4-21.5. Una sola volta Bortle 4 per tutta la notte (novembre 07) e una volta per mezza notte (ieri). Credo però che siti un po' più interni come il Peralba siano comunque più "robusti"


Ecco il resoconto di Marco.

Parto dalle osservazioni col rifrattorino 80/400 a 20X o 27X: a parte gli inevitabili sguardi a M31/33/45/doppio perseo, con i bassi ingrandimenti avevo tre obiettivi ben precisi:
-La Nord America e la Pellicano erano spettacolari, quasi fotografiche, la banda nera in mezzo era incisa e contrastata anche senza filtri. Si riusciva a identificare il bordo delle nebulose su tutto il loro perimetro e non solo nella parte più netta del golfo (l'unica invece acciuffabile coi telescopi grossi che non danno la visione d'insieme).
-Finalmente ho beccato la mu cefei, alias IC 1396 (visibile anche a occhio nudo come batuffoletto nei pressi della stella): è una nebulosa debole e dai contorni indefiniti, con diverse alternanze di chiaroscuri, e anche se ho identificato bene il campo su cui ci dovrebbe essere la nebulosa oscura della proboscide, non posso dire di averne riconosciuto la forma. Purtroppo i filtri si sono rivelati inefficaci, il che mi è parso strano per una nebulosa a emissione.
-La terza nebulosa gigante da vedere è ovviamente la California: l'avevo già osservata in precedenza ma ora finalmente me la sono gustata per intero con l'oculare grandangolare. Il filtro Idrogeno beta non solo è necessario ma per me fa anche un ottimo lavoro: il risultato è un enorme lumacone compatto e discretamente luminoso scagliato sopra un fondo cielo nero e quasi privo di stelle. Agli altri purtroppo non è piaciuta molto, evidentemente non amano i filtri molto selettivi, ma se si vuole ammirare questo grande gioiello del cielo non so che alternative ci siano!
Passiamo al 300 mm di Mirko: un po' deludenti M30/72/2 per colpa del cielo. Siamo riusciti comunque a vedere i globulari più difficili quali il 7492 (uno dei più deboli dopo il 5053 e 6749) e il 288 nello scultore (quest'ultimo risolvibile nonostante tutto).
Molto bello un gruppetto di galassie nell'ariete formato da NGC 674,678,680,691,695. Dopo ha osservato il numeroso ammasso in Andromeda capitanato da NGC 708 (non ricordo il numero Abell) ma io l'ho lasciato stare perché avevo un programma diverso.
Avvistati l'arco della nebulosa bolla e i bracci di M81.
E veniamo al 400 mm: partenza con la galassia di Barnard 6822, vista per miracolo (era migliore dal Labbro anche con 25 cm), il che mi ha fatto desistere dal tentare la ben più ardua IC 1613 nella balena! Siamo passati alla classica 7331 con le sue 4 satelliti e il quintetto di Stephan, più le 7315 e 7343.
La elica con l'O3 Baader per me è sempre uno degli oggetti più belli in assoluto, impressionante la differenza abissale che fa il filtro specie col cielo non perfetto.
M15 finalmente si è comportato meglio dei globulari precedenti (ma stendiamo un velo pietoso sul seeing), Interessanti la vicina planetaria 7094 e la galassia 7015 nel Cavallino.
Visibili i bracci di M74, non parliamo poi di M33... Altre galassie osservate sono NGC 660, 14 e 7814, quest'ultima la vorrei riprovare se troveremo un seeing decente così da vedere se si nota la banda nera.
Ritorno nel Cigno con NGC 7027. Concordo anch'io che la feto 7008 sia l'oggetto più bello della serata tra i non blasonati, specie perché rintracciarla è stata una discreta sfida, in quanto l'assenza di stelle luminose nella sua zona la rende non banale anche per un esperto di star hopping. Prima di raggiungerla ne ho aprofitto per passare velocemente su alcuni ammassi in zona di M39, cioè NGC 7082, 7062, 7067, 7086.
In seguito ho voluto trasferirmi in Cefeo ma sono riuscito a vedere solo la Iris perché subito dopo sono arrivate le velature. L'unica zona pulita a quel punto era su Orione, così prima di concludere abbiamo dato un'occhiata veloce alla nebulosa grande e ad altre due piccole inedite: la planetaria 2022 e la riflessione 1999.
Conclusione: anche con un cielo mediocre (per noi!) ho confermato la mia media di 60 oggetti ed è stato comunque un bel riscatto dalla fregatura tebbibile che abbiamo ricevuto sabato scorso. Ora il problema è capire chi è l'eccezione e chi la regola tra uno spettacolare 21,6 e il cielo sporco di ieri sera. Questa storia mi preocupa abbastanza perché sto pensando che la differenza maggiore tra questi pochi siti buoni che sono rimasti in Italia e le località desertiche negli altri continenti non sia tanto nel massimo buio raggiungibile ma nel numero di notti in cui le condizioni migliori effettivamente si raggiungono.
Alla prossima Luna nuova (sabato 25 ottobre o 1/11).
Marco