Reports Osservativi

Osservazioni astronomiche visuali

mercoledì, settembre 26, 2007

Linosa 2007: fine

Linosa 2007: 3^ parte: Serpente e Ofiuco

Dintorni della Pipe Nebula:

avevo esplorato quest’area l’anno scorso con il piccolo Mak da 90mm ispirato da un articolo 2006 di Sue French su S&T di luglio ed alcuni oggetti mi erano sfuggiti per la modesta apertura dello strumento. Quest’anno ci ritorno ed il maggiore diametro dello strumento ha ragione di questi oggetti deboli. Si trattava di un globulare, NGC 6355, visibile ma al limite anche con il 6” e di due planetarie: NGC 6369 e IC 4634. La prima è denominata “Little ghost nebula”, diametro mezzo primo d’arco: osservo un dischetto ma se fossi salito con gli ingrandimenti avrei probabilmente colto la forma ad anello. La seconda è più piccola, ma sufficientemente luminosa per essere vista agevolmente in diretta. Mi considero soddisfatto: non c’è nulla di più gratificante nelle osservazioni di riuscire a vedere un oggetto che in passato ci era sfuggito! Finito il ‘dovere’ mi faccio naturalmente una carrellata dei vari globulari in prossimità di M 9, M 19 e M 62: ce n’è per tutti i gusti.

Serpens Caput. Un oggetto in arretrato anche qui: NGC 6118, una galassia di 12^m fotografica, 11^m visuale ma dalla luminosità superficiale non entusiasmante (23^m per arcosecondo quadrato), tanto da essere annoverata tra gli oggetti più impegnativi della famosa lista Hershel 400 http://www.astroleague.org/al/obsclubs/herschel/hers400.html. Lo star-hop è facilissimo, quindi la posizione si individua con certezza ma… vederla è un altro discorso! Nulla da fare l’anno scorso (l’avevo osservata anni fa quando avevo portato a Linosa il mio Starfinder da 10”) ed ero rimasto in dubbio lo scorso giugno osservando con il 20” dalle prealpi veronesi. A Linosa, la prima sera nulla, ma la seconda sera la galassia è vista con certezza, in diretta. La cosa fa meditare: il 20” raccoglie più di 11 volte la quantità di luce del 6” con un guadagno di più di 2 magnitudini. Ma sugli oggetti deboli la luminosità di fondo del cielo la fa da padrona: sulle prealpi veronesi un si osserva in genere con 20.70 mag per arcosecondo quadrato di luminosità di fondo cielo. A Linosa la misura media è di 21.70. A Linosa il 6” eguaglia il 20” sulle prealpi! Lorenzo

domenica, settembre 23, 2007

Linosa 2007: continua

Lo Scorpione mi ha riservato altre osservazioni interessanti quest’anno, nella zona Sud, che finora avevo dimenticato di riportare. A metà circa della dell’uncino dello scorpione mi fa gradita sorpresa NGC 6322, un ammasso aperto luminoso (6^m), grande, piuttosto ricco, e che mi appare curiosamente a forma trapezoidale, con una linea di stelle in diagonale: una forma molto geometrica (sembra una schiumarola). Ho fatto al momento un disegnino purtroppo assai misero e poi non ho ritrovato nella foto del DSS l’impressione formale che avevo osservato. Ci ritornerò con curiosità l’anno prossimo. Ho poi osservato l’oggetto più a sud delle mie osservazioni: NGC 6338, uno dei tanti globulari della regione, luminoso (7^m), abbastanza grande, con un nucleo molto compatto. Dato che sono in zona faccio una escursione nel Lupo: NGC 5986 è di dimensioni simili al precedente, ma più debole e assai meno compatto.

Sagittario

Una costellazione straordinaria, una miniera di oggetti. Averla 10° più alta sull’orizzonte e immersa in un cielo buio vale da sola il viaggio! Ad occhio nudo si può ammirare il nucleo galattico in tutto lo splendore del rigonfiamento centrale (certo, non è come le foto, siamo comunque in visuale!) e tra gli oggetti, M8, M20 e M24. La prima cosa che faccio, ogni anno, è di perdermi ad osservare i Messier, di cui ho già parlato l’anno scorso, e non mi ripeterò. Quest’anno avevo in programma oggetti minori nei dintorni di Lambda, nei dintorni del triangolo Epsilon-Gamma-Delta, nei dintorni di M23, più altri oggetti in altra sede.

Dintorni di Lambda. Naturalmente M22 la fa da padrone; M28, molto più modesto, segue a distanza. Ma è NGC 6638 che vado a cercare poco più di mezzo grado ad Est di Lambda: un piccolo globulare, di 9^m, ma molto compatto, carino. Il successivo della lista, NGC 6642 è di magnitudine comparabile, ma ancora più piccolo. Un niente, nel mio 6”, tutta solo soddisfazione di osservarlo. Ad un grado e 1/2 verso Ovest NGC 6629, una piccola planetaria (20” di diametro, sembra una stella sfocata!) ma sufficientemente luminosa (10^m) da poter essere osservata con il mio modesto strumento. E’ situata vicino ad una delle stelline che compongono un pentagono.

Dintorni del triangolo Epsilon-Gamma-Delta:due globulari dal carattere differente, NGC 6569, 8.7^m, diametro 6’, abbastanza luminoso e 6558, molto più piccolo e più debole, ma facilmente individuabile per la contiguità con il primo. Il Sagittario è il re delle planetarie: AstroPlanner he ha contate 704! Per cui non avevo che l’imbarazzo della scelta, anche facendo i conti con la potenza del mio strumento portatile. Mi ha fatto sudare un po’ la ricerca, forse perché intorno alla Epsilon c’è una di quelle aree in cui la disposizione delle stelle osservate non coincide con quella delle stelle sul planetario (Cartes du Ciel, sul portatile, naturlamente). Alla fine, stanco, lascio perdere la Epsilon e, contro ogni logica, effettuo lo star-hop dal globulare 6569. Però la piccola planetaria (0.9’x0.7’) merita proprio una visita! Ho annotato una sola parola: ‘grande’ e certo non si riferisce alle sue dimensioni. Altri due globulari fratelli, uno più grande NGC 6522, l’altro più piccolo, 6528, ma di simile carattere, stanno appena più a Nord di Gamma2.

Al vertice di un triangolo equilatero che ha per base la linea che congiunge Delta e Gamma2 si trova una manciata di planetarie tra le quali spicca NGC 6565, unico oggetto in programma, perché le altre sono veramente piccole e deboli, tutte con denominazione PK.

A dire il vero neanche la 6565 è un gran ché, appare stellare; mi gratifica però osservarla essendo di 13^ (però la luminosità superficiale è sufficientemente alta). È in rapporto con tre stelline come da figura (tratta dal disegno da me fatto al momento): importante in quanto ricordiamoci che ha una aspetto stellare e non è facilmente riconoscibile come planetaria!

Dintorni di M23. Anche qui area ricchissima di planetarie! Partendo da M23 e andando verso Sud-Est a circa 2° incontro un asterismo a pentagono sgangherato. Sul prolungamento del lato più lungo si trova NGC 6537. Di aspetto stellare, si riconosce per la posizione rispetto all’asterismo; sufficientmente brillante per essere visualizzata anche in un piccolo strumento. Poco lontano, sempre planetaria, e luminosa, anche se pure stellare, NGC 6567 esaurisce per il momento la mia smania di far raccolta di piccole planetarie del Sagittario. Ritorno quindi a vecchie conoscenze come l’ammasso aperto 6520 accanto alla nebulosa oscura Barnard 86: una coppia bellissima di oggetti accostati e così diversi. Per non parlare della Galassia di Barnard (NGC 6822), una satellite con le caratteristiche proprie delle satelliti: la evanescenza. Ma il mio 6” se la cava egregiamente: appena, ma discernibile in visione diretta. E lì vicino, a poco più di mezzo grado, guarda un po’, un’altra planetaria, la NGC 6818, questa volta ben più che stellare. E sempre per restare in tema di coppie eterogenee, ritorno ad osservare NGC 6440 (globulare) e 6445 (planetaria). L’anno scorso, con il piccolo Mak da 90mm la planetaria mi era sfuggita. Il 6” invece mi mostra entrambi gli oggetti. Sono così belli questi due oggetti separati solo da una ventina di primi, che non resisto ad allegare una foto (inaudito!). Per la sua forma particolare, la planetaria è denominata: Box nebula. http://christensenastroimages.com/clusters/ngc6440-6445.htm