Reports Osservativi

Osservazioni astronomiche visuali

giovedì, gennaio 01, 2009

Casera Razzo 30 Dicembre 2008



L'ultima uscita del 2008.

Starring mars4ever, tdorigo, io.
Guest star Lorenzo Burti, con il suo 50 cm Obsession-like.
New entry radames (di Vicenza) e Tomaso (con una sola m) di Laggio.


Altri strumenti il mio 40 cm, il 40 di Tommaso e un binocolo BA6 da 100 mm. Mancavano all'appello Elio e mk67.

Questa volta ci siamo fermati a cena alla baita Ciampigotto dove si mangia bene e a pochi soldi (mi sa che diventerà tappa fissa).
La strada era pulita fino a Ciampigotto. Un po' meno oltre. Il solito posto era sotto due metri di neve e la strada correva fra due muri di neve. Dopo una breve esplorazione abbiamo deciso di ripiegare sul piazzale accanto al rifugio Fabbro (lo spazio che vedete in foto è d'estate: con la neve ci siamo stati ma più stretti). Radames ha chiesto informazioni sul pernottamento che è possibile (con sacco a pelo nel sottotetto si paga davvero poco).

Fine delle informazioni logistiche.

Il cielo era sotto tono rispetto al solito. Probabilmente la grande quantità di neve facilitava la propagazione dell'inquinamento luminoso dal Friuli. Infatti nella direzione della solita sella verso Udine l'alone di luce era più intenso del solito. L'SQM è partito con 21.17-21.20 alle 8.30. E' poi salito verso 21.30 dopo le 11 di sera ed è finito intorno a 21.34 quando siamo andati via (con qualche lettura fino a 21.40). L'SQM di Lorenzo era mediamente più pessimista di mezzo decimo.
La temperatura era di 10 sotto zero (che ha creato non pochi problemi termici) ma era secco. Nella seconda parte della notte si notava in extrafocale l'effetto "cascata" segno che c'era qualche strato turbolento sopra di noi (e non penso nemmeno tanto in alto). Non siamo mai risuciti a usare ingrandimenti elevati. Gli oculari che sono stati più usati erano il 21 e il 14 (nel 16" F4,5) mentre di solito uso quasi esclusivamente il 10.5 e il 7. Lorenzo usava molto il 26 mm (98x) e il 20 (125x).
Il 50 cm è imponente. Dico subito di alcuni confronti fatti perchè... come tutti sanno... sto pensando a un 50 anche io. Su NGC891 la stellina cerchiata in verde era in diretta sia nel 40 (130x) sia nel 50 (125x). Quella in arancione era al limite nel 40 mentre era più stabile nel 50. Nel complesso le differenze non sono sembrate enormi, ma va anche detto che con il seeing che c'era e l'ingrandimento che si poteva usare forse erano appiattite.

Abbiamo iniziato con alcune galassiette in Eridano (a dire il vero ogni telescopio seguiva il suo programma ma spesso ci ritrovavamo sugli stessi oggetti). NGC 1325, 1232, 1400, 1407. Tutte abbastanza informi.
Maggiore successo hanno avuto altre zone del cielo. In Orione la 1788. Nei Gemelli la Hubble 2261. Con il binocolone si è potuto osservare la Rosetta. Abbiamo anche osservato la Strega IC 2118: con molta fatica e muovendo il tubo ottico si poteva capire che c'era. Le planetarie non hanno reso al massimo, perchè per via del seeing l'ingrandimento era basso. Comunque la 1535, IC 418, 2346, 2392 e la 2438 (dentro M46) non sono mancate all'appello. Nella 2348 si vedeva anche la stella centrale. Su IC 418 la planetaria "rossa" né io né Lorenzo abbiamo avuto alcuna impressione di rosso. Anzi eravamo d'accordo sul verde.
Abbiamo osservato l'Elmo di Thor che mostrava un gran numero di dettagli con un filtro UHC e con un OIII (vedi osservazione dal Carota dello scorso anno).
Il binocolo, come sempre da un cielo buio, ha segnato alcuni punti: M81 e M82 insieme e con forme chiare (poi abbiamo osservato M82 nel 40 di Tommaso in un momento di seeing migliore a 400x e la struttura delle nubi scure era evidentissima).
Il binocolo mostrava anche chiaramente (per me non per radames) le spirali di M33, la forma di M1, M42 chiusa a ovetto e la nebulosità di Merope.

Con i grandi cannoni, abbiamo anche osservato M77 e la galassia di taglio NGC 1055. Queste anche con l'oculare di 32 mm che sul mio fornisce quasi un grado e mezzo e 57x. Le due erano visibili contemporaneamente.

Ci siamo dimentica Simeis 147, ma abbiamo osservato il resto di supernova IC443 individuando chiaramente un semicerchio più brillante. Anche la Testa di Cavallo è stata vista facilmente sia nel 40 sia nel 50 con un filtro UHC e Hbeta.

Accanto a NGC891 abbiamo osservato Abell 347 Al confronto NGC891 era un gigante.

Abbiamo osservato ancora (lascio a mars4ever completare la lista): In chiusura un'occhiata a M97 (nel 50 e nel 40) e a M51.


Addendum di Mars4ever


Ecco il rapporto completo. Ovviamente questi sono gli oggetti che ho visto io.
Dato che abbiamo iniziato presto non potevamo non dare l'ultimo sguardo dell'anno alle grandi spiralone, e sta volta ho voluto esplorare un po' meglio M33: oltre alla solita NGC 604 ho individuato anche le nebulose 588, 592, 595.
Poi abbiamo fatto un bel tuffo nelle galassie del grande fiume celeste: NGC 1300 (ben visibile la struttura barrata), 1297, 1232 (visibili i bracci), colpaccio 1232A (mag 15,3!), 1325, 1325A, 1319, 1332, 1407, 1400, 1402, terzetto 1393 1391 1394, poi 1383, 1622, 1618. E pensare che fino a 10 giorni fa avevo visto solo un oggetto nell'eridano (la planetaria 1535), mentre adesso sono 22. Ho sfruttato bene l'ultima occasione per vedere bene questa costellazione.
A quel punto siamo tornati un momento nella balena in zona M77: 1055, 1072, 1087, 1090, 1094. Poi Tommaso mi ha mostrato la coppia 2341, 2342 nei gemelli, la bella 2841 nell'orsa, e M82 grande quasi tutto il campo!
Dopo questa indigestione di galassie era ora di andare a nebulose: torno sulla 1788, già vista al carota, e poi si inizia la caccia alla strega: si parte da Cursa e si individua prima un pentagono regolare e poi la stella SAO 131799, il punto da cui parte la lunga chioma. La parte più cospicua della nebulosa si sviluppa per un grado verso sud, a forma di arco frastagliato. Faccio presente anche un asterismo simile al carro maggiore che parte da SAO 131759, è fondamentale individuare tutti questi riferimenti per capire dov'è e com'è posizionata la nebulosa nel campo, altrimenti non si riesce a vederla. E' stata una bella occasione per provare il nuovo ocularone da 32 mm 70°, che nel telescopio di Mauro offre un campo di circa 75'. Già che era montato, ne abbiamo approfittato per fare un giro di tutti gli oggetti più grossi: M35, spada di orione (si prendeva dalla 1980 all'uomo che corre), rosetta, M38, M36, M45 (abbagliava!), ancora M31, doppio ammasso, M50. Ho provato a esplorare la zona della nebulosa gabbiano (IC 2177): ho individuato gli ammassi 2335 e 2343, e forse il bozzolo attorno alla stella V750 mon (dalle foto somiglia un po' a M43, per via della nube nera), ma poi ho abbandonato perché Mauro voleva guardare altro. Nessun problema comunque, se non ho visto molto al primo colpo vuol dire che è difficile e bisogna tornarci su con più calma. Rimane quindi prioritaria nella lista per la prossima volta, insieme alla stella ardente (IC405), un'altra brutta bestia che mi è sfuggita.
Non potevano mancare altri due classici ell'unicorno: la 2261 e l'albero di natale: poderosa la nebulosità alla "base", e visibile anche sulla stella di "punta", mentre il cono rimane ben oltre la soglia della fantasia. Poi passeggiata in orione: la fiamma riempiva imponentemente quasi metà campo, e sono convinto che si veda meglio senza nessun filtro. Il cavallo si iniziava a vedere con l'UHC mentre con l'H-beta era ben contrastato. Mi pare che il mio della Baader vada un po' meglio del Lumicon. Finalmente ho visto bene tutto il gruppo di M78: queste nebulose sono un ottimo elemento per testare la qualità del cielo, perché sono di difficoltà crescente (in ordine: 2068, 2071, 2067, 2064).
Infine, altri oggetti comuni in cane e poppa: M41, elmo di Thor (semplicemente da infarto con l'OIII, alla faccia di chi dice che non serve coi cieli bui), NGC 2362, M46, M47, M93, planetaria inedita 2440.
Nel 50 cm non ho guardato molto, gli oggetti per me inediti che mi ha mostrato Lorenzo sono la splendida, enorme ed evanescente girandola IC342 nella giraffa, e la galassia nana NGC 1569, sempre nella giraffa.
A occhio nudo di nuovo ho visto M48 e 67, mentre non ho visto M50 e 93. Inspiegabilmente ho fatto fatica con gli ammassi dell'auriga nonostante fossero allo zenit: M37 difficile mentre M36 e 38 visti per nulla.
Chiudo menzionando anche un meritevole non-oggetto, cioè la cascata di Kemble, che non avevo mai visto prima. E' proprio uno splendido soggetto per il binocolo.
Conclusione: quando si osservano 80 oggetti in poco più di 4 ore non ci si può di certo lamentare, anche se il cielo non è da record. 30 erano nuovi mentre molti di quelli già noti li ho visti meglio delle volte precedenti.
La prossima volta voglio ancora esplorare bene ciò che mi manca della via lattea invernale, dall'auriga alla poppa, tanto dopo avrò a disposizione le lune nuove di febbraio, marzo e maggio (ad aprile ho un altro impegno :D) per andare a galassie a tempo pieno.
Ci rivediamo il 24 gennaio, buon nuovo anno a tutti, Marco