Reports Osservativi

Osservazioni astronomiche visuali

domenica, ottobre 05, 2008

Casera Razzo, 4/10/2008



Oltre 60 oggetti osservati. La gran parte mai o quasi mai osservati prima.

Prima però alcune note sulle condizioni osservative: pensiamo di aver finalmente capito perché la qualità del cielo di Casera Razzo oscilla fra condizioni di assoluta eccellenza (21.6, Bortle quasi 2) e condizioni (per fortuna non molto frequenti) molto meno entusiasmanti (21.2-21.3, Bortle 4). Dipende dalla trasparenza dell'alta atmosfera e dalla eventuale presenza di velature alte.
Mi spiego meglio. Ieri, fra le 10 e mezzanotte il cielo era opaco, nella direzione Sud Est (quella verso la pianura friulana) s'era un chiarore insolito, che si estendeva fino a 30°-40° in altezza. Sembrava quasi che ci fosse la pianura appena dietro la montagna. Molto peggio di quanto descritto qua: http://visualsky.blogspot.com/2007/10/linquinamento-luminoso-di-cr.html .
All'arrivo e fino a mezzanotte l'SQM oscillava fra 21.25 e 21.30. Per chi è abituato a cieli migliori l'impressione era quella di essere assediati dalla luce. Verso mezzanotte la situazione è migliorata. L'SQM ha cominciato a indicare 21.35-21.40. Per un breve periodo sono apparsi anche valori intorno a 21.45, ma poi il cielo è ridisceso intono a 21.35. A 21.35-21.40 la sensazione di assedio era sparita e il cielo era un "onesto" Bortle 3 (vedi oltre). Il chiarore a Est era ritornato a livelli simili a quelli descritti nel link. Ora la pianura sembrava di nuovo più lontana.
A Bortle 3 la Via Lattea allo zenith era strutturata, ma niente al confronto di quella della settimana prima (21.50) alle Tre Cime o di quella del Peralba.
Tutto sommato, ieri a Casera Razzo allo zenith la Via Lattea appariva più o meno simile, in fatto di contrasto, a come appariva all'orizzonte Sud dalle tre cime.
Ripensando a tutte le volte che sono stato a Casera Razzo, ricordo notti eccellenti con cieli intorno a 21.6 e notti un po' meno felici, come quella di novembre 2007, con cieli intorno a 21.25. Ricordo anche notti in cui senza un apparente motivo l'SQM scendeva bruscamente da 21.55 a 21.4 (come il 3 Agosto 2008). I motivi di queste oscillazioni non sono mai stati chiari, fino a ieri. Verso le tre di notte, ieri, si è capito meglio che cosa succede. All tre di notte a Ovest le stelle luminose di Lyra e Cigno si erano infatti immerse nella foschia (Vega aveva un alone visibile a occhio nudo). Con l'andare del tempo è stato evidente che si trattava di velature molto alte, che piano piano riducevano la trasparenza. Era difficile notarle perché, a Casera Razzo, le nuvole non sono luminose e sono molto difficili da vedere. Piano piano queste nuvole hanno attraversato il cielo e quando sono arrivate dalla parte del Friuli oltre a ridurre la trasparenza hanno cominciato a brillare leggermente. La spiegazione è che essendo molto alte riuscivano ad essere illuminate dal Friuli. Casera, in fondo, deve il suo buio allo schermo delle montagne. Questo funzione fintanto che l'aerosol e l'umidità stanno (come normalmente è) negli strati bassi dell'atmosfera che non riescono ad essere illuminati dalla Pianura. Se c'è qualche cosa di alto e riflettente il prodigio scompare. Che fossero veli questa volta era evidente, perché questi ultimi arrivati erano striati e si notavano le striature nel cielo (effetto Sol Levante). Quindi tutto dipende da che cosa c'è nell'alta atmosfera (l'unica che risente dell'inquinamento luminoso). Purtroppo le previsioni meteo, quando dicono sereno, non dicono se e quanto è trasparente l'alta atmosfera (di solito lo è ma...).

Fra mezzanotte e le 3, con il cielo di Bortle 3, abbiamo fatto alcune interessanti osservazioni a riguardo della qualità del cielo. Per prima cosa abbiamo provato il metodo "aggressivo" indicato da John Bortle per stabilire la magnitudine limite visuale. Infatti quando Bortle riporta che, per esempio, a Bortle 3 la magnitudine limite è 6.6-7.0 non intende quella che si può stimare con una breve osservazione o usando il metodo degli osservatori delle meteore. In tende un metodo aggressivo in cui si fissa una zona del cielo e si continua a osservare finchè piano piano si riescono a identificare stelline che a prima vista non erano evidenti. Abbiamo così fissato una zona appena sotto Mirach.Se alla prima occhiata erano ovvie stelline di magnitudine 6.3, insistendo un po', aspettando e aspettando ad un certo punto ecco comparire anche HP 5694 di magnitudine 6.7! All'inizio Marco non credeva fosse possibile ma poi l'ha vista anche lui e anche Mirko. Altre stelline apparivano qua e là, bastava aver pazienza. Io ne ho vista un'altra che sul computer di Marco era 6.77. E quindi, in fondo, quel cielo di Bortle 3 mostra davvero stelle intorno a 6.6-7.0, a patto di usare il metodo di Bortle stesso. M33 era, come previsto visibile con un po' di attenzione in visione distolta. Invece era stata molto più difficile da vedere prima di mezzanotte, quando il cielo "solo" un decimo più luminoso, a 21.25-21.30. Abbiamo anche cercato la luce zodiacale e il gegenschein e avevamo pensato di averlo individuato come un chiarore, nel luogo in cui doveva essere (essendo là attorno il cielo un po' più buio). Poi però, visto l'effetto dei veli non possiamo essere sicuri che non fosse una qualche velatura residua. Del resto qualcosa in cielo di doveva essere altrimenti sarebbe stato 21.5-21.6.

Fra gli oltre 60 oggetti osservati (lascia a Marco l'elenco dettagliato), forse il più significativo della serata è stata la nebulosa planetaria feto (NGC7008). Appariva quasi come nella fotografia, con qualche stella di campo in meno (era visibile quella sull'ombelico e altre dentro al nebulosa). Il feto era più evidente che nella foto mentre l'ovulo era più tenue, ma era visibile tutta l'ellisse che lo racchiude. Osservata a 170x e 260x. Dava il meglio di sé a 260x (chi dice che bisogna usare bassi ingrandimenti?).
Con gli ingrandimenti bassi abbiamo osservato M31, questa volta davvero molto bassi, per farcene stare il più possibile nel campo, perché abbiamo usato un widescan 30 mm (60x nel 400 mm) che permetteva di vedere un bel po' della galassia.
Menziono anche la piccola galassia NGC7015 nel cavallino, che mostrava un nucleo e una specie di cerchio esterno con una zona un po' più scura fra cerchio e nucleo (evidentemente quello che era percepito della struttura spirale osservando visualmente).
Infine avrei avuto anche una lista di 4 stelle doppie, ma ne ho osservata solo una: iota CAS, sdoppiata facilmente (anche se il seeing va detto che era veloce e cattivo) mostrava un bel contrasto di colore e intensità con la secondaria più debole di colore più caldo (arancione).

Infine ultima nota. Riguarda i colori. Alle tre di notte, con i veli che arrivavano, abbiamo osservato M42. Solito effetto di colore (verde la parte del trapezio mattone la parte debole). Questa volta Marco ha voluto osservare con un filtro Hbeta e... sorpresa sorpresa: l'effetto colore è rimasto nonostante il filtro facesse passare solo un tono nel verde.

Addendum. Note di Marco.

Riporto le note di Marco, con due anotazioni:
a) le zone a Sud (6822 e la Helix per esempio) sono state osservate in mezzo all'inquinamento luminoso che ho descritto nella prima parte della notte. La Helix non si vedeva quasi senza filtro mentre era visibile anche senza filtro il 10 Agosto (che era un 21.5-21.4) e perfino nel binocolo. http://visualreports.blogspot.com/2008/08/cr-last-minute.html
b) la "regola" secondo me è 21.6, con degradi di diversa entità a seconda delle velature. Abbiamo trovato cieli di Bortle ~2 circa un terzo delle volte. Il resto si colloca intorno a 21.4-21.5. Una sola volta Bortle 4 per tutta la notte (novembre 07) e una volta per mezza notte (ieri). Credo però che siti un po' più interni come il Peralba siano comunque più "robusti"


Ecco il resoconto di Marco.

Parto dalle osservazioni col rifrattorino 80/400 a 20X o 27X: a parte gli inevitabili sguardi a M31/33/45/doppio perseo, con i bassi ingrandimenti avevo tre obiettivi ben precisi:
-La Nord America e la Pellicano erano spettacolari, quasi fotografiche, la banda nera in mezzo era incisa e contrastata anche senza filtri. Si riusciva a identificare il bordo delle nebulose su tutto il loro perimetro e non solo nella parte più netta del golfo (l'unica invece acciuffabile coi telescopi grossi che non danno la visione d'insieme).
-Finalmente ho beccato la mu cefei, alias IC 1396 (visibile anche a occhio nudo come batuffoletto nei pressi della stella): è una nebulosa debole e dai contorni indefiniti, con diverse alternanze di chiaroscuri, e anche se ho identificato bene il campo su cui ci dovrebbe essere la nebulosa oscura della proboscide, non posso dire di averne riconosciuto la forma. Purtroppo i filtri si sono rivelati inefficaci, il che mi è parso strano per una nebulosa a emissione.
-La terza nebulosa gigante da vedere è ovviamente la California: l'avevo già osservata in precedenza ma ora finalmente me la sono gustata per intero con l'oculare grandangolare. Il filtro Idrogeno beta non solo è necessario ma per me fa anche un ottimo lavoro: il risultato è un enorme lumacone compatto e discretamente luminoso scagliato sopra un fondo cielo nero e quasi privo di stelle. Agli altri purtroppo non è piaciuta molto, evidentemente non amano i filtri molto selettivi, ma se si vuole ammirare questo grande gioiello del cielo non so che alternative ci siano!
Passiamo al 300 mm di Mirko: un po' deludenti M30/72/2 per colpa del cielo. Siamo riusciti comunque a vedere i globulari più difficili quali il 7492 (uno dei più deboli dopo il 5053 e 6749) e il 288 nello scultore (quest'ultimo risolvibile nonostante tutto).
Molto bello un gruppetto di galassie nell'ariete formato da NGC 674,678,680,691,695. Dopo ha osservato il numeroso ammasso in Andromeda capitanato da NGC 708 (non ricordo il numero Abell) ma io l'ho lasciato stare perché avevo un programma diverso.
Avvistati l'arco della nebulosa bolla e i bracci di M81.
E veniamo al 400 mm: partenza con la galassia di Barnard 6822, vista per miracolo (era migliore dal Labbro anche con 25 cm), il che mi ha fatto desistere dal tentare la ben più ardua IC 1613 nella balena! Siamo passati alla classica 7331 con le sue 4 satelliti e il quintetto di Stephan, più le 7315 e 7343.
La elica con l'O3 Baader per me è sempre uno degli oggetti più belli in assoluto, impressionante la differenza abissale che fa il filtro specie col cielo non perfetto.
M15 finalmente si è comportato meglio dei globulari precedenti (ma stendiamo un velo pietoso sul seeing), Interessanti la vicina planetaria 7094 e la galassia 7015 nel Cavallino.
Visibili i bracci di M74, non parliamo poi di M33... Altre galassie osservate sono NGC 660, 14 e 7814, quest'ultima la vorrei riprovare se troveremo un seeing decente così da vedere se si nota la banda nera.
Ritorno nel Cigno con NGC 7027. Concordo anch'io che la feto 7008 sia l'oggetto più bello della serata tra i non blasonati, specie perché rintracciarla è stata una discreta sfida, in quanto l'assenza di stelle luminose nella sua zona la rende non banale anche per un esperto di star hopping. Prima di raggiungerla ne ho aprofitto per passare velocemente su alcuni ammassi in zona di M39, cioè NGC 7082, 7062, 7067, 7086.
In seguito ho voluto trasferirmi in Cefeo ma sono riuscito a vedere solo la Iris perché subito dopo sono arrivate le velature. L'unica zona pulita a quel punto era su Orione, così prima di concludere abbiamo dato un'occhiata veloce alla nebulosa grande e ad altre due piccole inedite: la planetaria 2022 e la riflessione 1999.
Conclusione: anche con un cielo mediocre (per noi!) ho confermato la mia media di 60 oggetti ed è stato comunque un bel riscatto dalla fregatura tebbibile che abbiamo ricevuto sabato scorso. Ora il problema è capire chi è l'eccezione e chi la regola tra uno spettacolare 21,6 e il cielo sporco di ieri sera. Questa storia mi preocupa abbastanza perché sto pensando che la differenza maggiore tra questi pochi siti buoni che sono rimasti in Italia e le località desertiche negli altri continenti non sia tanto nel massimo buio raggiungibile ma nel numero di notti in cui le condizioni migliori effettivamente si raggiungono.
Alla prossima Luna nuova (sabato 25 ottobre o 1/11).
Marco

1 Comments:

At 5 ottobre 2008 alle ore 19:31, Anonymous Anonimo said...

Gran bel post ed ottimo lavoro, Mauro, lasciatelo dire! :-)
Conferma quello che avevo intuito in tempi recenti e di cui abbiamo anche discusso sul Forum di Astrofili.org: in presenza di inquinamento luminoso la situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di veli in quota, che pur assorbendo poca luce stellare "vedono" la luce parassita molto più in lontananza e peggiorano la qualità del fondo cielo.
Non so se l'aver compreso questa cosa ci aiuterà o meno, ma sicuramente è un'informazione in più. Come non so se dal "mio" Monte Nerone in una notte di cielo terso e cristallino si possa tirar fuori un cielo Bortle2, ma sicuramente il Bortle3 che ho ammirato la scorsa estate non è il limite di quel sito.

 

Posta un commento

<< Home