Reports Osservativi

Osservazioni astronomiche visuali

mercoledì, febbraio 18, 2009

Non solo M42

Dopo lunga astinenza una serata limpida: salgo sulle prealpi veronesi con un programma di nebulose in Orione pronto da tempo e sempre trascurato. Sito a 1300m/sm, in mezzo alla neve, ore 18:30-21:30, -4°C, calma di vento, seeing scadente (1,5 su 5), trasparenza buona (3 su 5), SQM da 20,60 a 20,80 allo zenit, da 20,20 a 20,40 su Orione per l’IL della pianura a sud che sale fino oltre i 45°. Dobson 20”; utilizzo come oculari prevalentemente il Nagler 26mm (95x); sulle planetarie utilizzo anche il 9mm(280x) e il 3-6 a 6 (480x) e 5(500x). Sempre per le planetarie uso l’UHC e l’O-III. NGC 1788, ai confini con l’Eridano, descritta come una estesa nebulosa ad emissione: colgo la parte più luminosa attorno ad una stellina di 10^. NGC 1973, 1975, 1977: complesso di nebulose appena a nord di M42, ben individuabili, che meritano una visita, se si riesce a distogliersi dalla contemplazione di M42! La 1977 avvolge la stella 42 Orionis, e mostra di estendersi verso ovest e sud in direzione di M42; le altre due avvolgono altre due stelle, di 7,5m e 9,7m rispettivamente. Ritorno a sud con NGC 1999, un altro pezzo forte delle nebulose minori di Orione. Sotto i nostri cieli appare come una piccola nebulosa, ma brillante e ben visibile, che avvolge una stella di 11^. Ma ho letto che sotto cieli bui si estende moltissimo addirittura per connettersi ad M42. NGC 2022, una planetaria, mi porta a nord, poco meno di due gradi a est della testa di Orione. La vista vale il viaggio: un dischetto del diametro di ½ grado, molto luminoso e visibile anche a bassi ingrandimenti. Non servono filtri. NGC 2023, siamo nel santuario di epsilon Orionis, della Fiamma e della Testa di Cavallo. La 2023 avvolge la stella SAO132464 ed è facile. Lascio perdere l’H-beta e la Testa di Cavallo, dato che il programma stasera è di oggetti non osservati in passato. E passiamo al campo di M78, alias NGC 2068, e le vicine 2064, 2067 e 2071. Qui la musica cambia. Già la M78 è debole, figuriamoci e altre. Non ci vorrebbe certo tutto questo IL: sono al limite della visibilità. La 2064 è piccola e brillante, si fa per dire; sulla 2067 non ci giurerei: peccato, perché in foto ha un aspetto frastagliato. La 2071 avvolge una coppia di stelline di 7,5m e di 10^. Ritorno a nord per due planetarie della lista di Abell, la 10 e la 12. La prima è all’interno della spalla sinistra di Orione (destra per chi guarda): un blob ovalare di cui non riesco a cogliere la forma neanche salendo con gli ingrandimenti; i filtri quasi la cancellano. Un oggetto evanescente ed appassionante. La seconda è a ridosso di Mu Orionis e nascosta dal bagliore della stella. Ma i filtri fanno il miracolo, la stella viene tenuta a bada e Abell 12 appare come un fagiolo nettissimo ‘appeso’ alla stella, tanto è vicino. Altamente raccomandabile e non credo ci vogliano grandi diametri, vista la facilità con cui il filtro la tira fuori. Dopo tante nebulose, almeno una galassia. Scendo a sud, per la 1700. Facile, ha un nucleo concentrato e luminoso ed un alone percepibile. Classificata come ellittica. La vicina 1699 (di 15^ secondo CdC, ma non è vero: NED la dà di 12,5 ma non indica la luminosità superficiale) è al di là della portata del cielo, anche se ho l’impressione di cogliere qualcosa in distolta. Suggestione? Finito il programma, lascio Orione e divago un po’ prima di smontare: Monocero, con l’Albero di Natale (NGC 2264), la Rosetta (NGC 2237). Monto l’UHC sul Takahashi 60mm con Hyperion 24mm che mi fa da cercatore e la nebulosa appare, come dovrebbe, più spessa verso nord-ovest. Rintraccio l’Elmo di Thor (NGC 2359), che è già visibile così ma con l’UHC risplende in tutta la sua magnificenza. Una carrellata di ammassi aperti, il Presepe (M44), M47 e M46 con la sua planetaria (NGC 2438), M50. Scendo a sud, globulare M79 e, visto che sono in zona, getto un’occhiata a IC 418, la planetaria ‘rosa’. Ma non vedo colori, né rosa né acquamarina. Ormai è troppo bassa e per di più immersa nell’IL. Smonto. Con l’inverno che ci siamo trovati e l’impossibilità di raggiungere luoghi più bui, considero la serata soddisfacente. Lorenzo