Reports Osservativi

Osservazioni astronomiche visuali

martedì, agosto 12, 2008

Il sestetto di Stephan

E questo è il resoconto di Tommaso, la sera prima (sabato 9 Agosto).

Ecco un sintetico report della notte di sabato sera a casera razzo.

Presenti Federico e Giampaolo. Strumenti visuali usati: 25cm, 40cm dobs.

Temperatura 9 gradi, sqm sempre intorno a 21.51-21.55.
Trasparenza eccezionale. Seeing 3/6 (molto buono per CR); la
doppia doppia era molto facile da splittare a 200x.
Umidita' alta.

Arrivati alla piazzola verso le 11.30, abbiamo montato gli strumenti
e iniziato ad osservare da subito diversi oggetti Arp molto
interessanti. Una coppia di galassie spirali connesse dal braccio
della maggiore (ARP 85 ? Devo verificare) in DRA aveva la seconda di
magnitudine 16, ed e' stata vista da tutti e tre.
Abbiamo osservato la coccoon con il 25 di Federico -molto bella- e la
velo col 40cm mio e OIII era spettacolare.
Il seeing e la trasparenza hanno permesso sia a me che a Federico
di vedere la galassietta IC vicino a M57 molto bene (altre volte avevo
avuto l'impressione di vederla, sabato non avevo dubbi). Portando
a 800x gli ingrandimenti (5mm hyperion + 2x tele vue) abbiamo
osservato per due-tre minuti a testa M57, e entrambi abbiamo visto la
centrale di M57 con chiarezza (federico per tre-quattro volte, una
volta per due secondi di fila, io tre volte, tutte per mezzo secondo
alla volta).

Il clou della serata e' forse stato pero' vedere il sestetto di
stephan! Iniziato cosi': centrata la zona di NGC7331 con il cercatore,
osservavo una galassietta di 14esima scambiandola inizialmente per
NGC7331. Un secondo, forse due di incertezza, ma da' l'idea della
bonta' del cielo. il quintetto era evidentissimo, e dopo aver
verificato con precisione la posizione di NGC7320C, l'abbiamo
intravista in distolta sia io che Federico. Dico "intravista" perche'
obiettivamente mi pare un po' al limite: e' un oggetto di mv 16.7
ed e' considerata molto difficile da vedere. Pero'... Giurerei che
c'era.

Va pure detto che la Mlim al telescopio era sicuramente sopra la
16esima: in effetti, la stellina di mv 16.1 vicina a M57 che di
solito Mauro vede e io no, la vedevo quasi in diretta! Mi tocchera'
studiare stelle piu' deboli in quella zona di cielo.

Insomma una serata eccezionale, purtroppo inficiata da nuvole che
hanno transitato dopo l'una e mezza di notte quasi in continuazione,
obbligandoci a scegliere l'obiettivo da osservare nella zona di cielo
libera, e a volte a scoprire di star guardando in mezzo alle nuvole.

T.

lunedì, agosto 11, 2008

CR, Last minute...



Ieri era forse l'ultima occasione di questa Luna nuova per fare deep sky: Tommaso e Federico erano stati a Casera Razzo sabato sera, trovando un po' di nuvole ma anche una finestra di un'ora di cielo 21.55 e trasparenza eccezionale.
Il giorno dopo, domenica 10, è stato il turno mio e di Mirko.
Siamo arrivati a CR verso le 11.30. La Luna stava per tramontare e illuminava ancora le montagne a Nord. C'erano dei veli in alta quota, illuminati dalla Luna, e nuvole più basse e scure. L'SQM segnava già 20.8. Dopo il tramonto della Luna l'SQM è schizzato a 21.50-21.53 in piena Via Lattea. Sembrava promettere bene, ma con l'andare della notte il buio è diminuito attorno a 21.40. Non so bene perchè ma penso fosse umidità e foschia che tirava su un po' di luce dalle valli: l'orizzonte era leggermente luminiscente in tutte le direzioni. C'era una umidità pazzesca. I dobson (un 16" e un 12"9 erano completamente bagnati all'esterno. Solo gli specchioni resistevano bene (non oso pensare a che cosa sarebbe successo con la lastra di uno SC). I cercatori si appannavano continuamente e i secondari si sono appannati verso le due di notte. Li abbiamo asciugati usando la stessa ventolona che uso per raffreddare i primari.
I veli, dopo il tramonto della Luna sono spariti, ma non saprei dire se fossero disciolti o semplicemente diventati invisibili perchè non più illuminati (è già successo a CR di non capire se il cielo era sereno o velato).

Di seguito una carrellate degli oggetti più interessanti che ho osservato (tralascio quelli più comuni). Ho usato ingrandimenti fra 86x e 170x. Qualche volta 260x. uando era il caso ho usato i filtri UHC e OIII.

Ho cominciato con le due planetarie in Auila, osservate proprio la sera prima da casa (vedi post precedente).
NGC 6781. uesta volta la forma a "fantasmino di pacman" (rispetto alla foto la vedevo capovolta) era chiara. Si vedeva bene il bordo in basso sfumato (in foto in alto), la parte centrale meno luminosa e alcune stelline sul bordo sfumato più quella più luminosa che in foto è in alto a sinistra.
NGC 6804. Questa volta si intuivano i due gusci (che nella vista da casa trasformavano la forma da ellittica a sferica a seconda dell'oculare e del filtro usato). In più si vedevano tutte e tre le stelline interne lungo l'asse maggiore dell'ellisse.
Non 'è che dire, anche oggetti che sono osservabili da cieli inquinati (con filtri) si trasformano completamente in cieli bui.

NGC 7009. Saturn Nebula. Si mostrava come un guscio di noce con due deboli propaggini ai lati (gli "anelli"). La foto non rende la differenza di intensità fra il corpo centrale, che è molto intenso, e le propaggini, che sono nettamente meno luminose. Non ho visto strutture dentro il corpo del "guscio di noce". La nebulosa è piccola e ho usato ingrandimenti elevati.

M30. Un ammasso globulare in Capricorno. Le foto non rendono l'impressione visiva. L'ammasso ha alcuni allineamenti di stelle che in visuale appaiono come corna. Ci sono altre strutture radiali percepibili. Si risolveva bene in stelle.

NGC 7293. Helix. Nella foto di apertura del post ho elaborato graficamente una foto della nebulosa per cercare di rendere l'effetto al telescopio. La nebulosa è enorme e già visibile in un binocolo 8x40!. Al telescopio è percepibile la struttura ad anello con i rinforzi delle eliche, il centro meno luminoso e la stellina centrale (se non ricordo male) era visibile. L'immagine in un UHC è degna di nota, anche se era visibile anche senza filtri (nota che al momento della osservazione era a meno di 20° di altezza nella direzione dell'orizzonte che va verso la pianura friulana).

NGC 7662. Blue Snowball. Forse questa immagine rende l'impressione al telescopio, eccetto che per vedere il blu ci vuole un po' di fantasia e bassi ingrandimenti.

NGC 404. Il fantasma di Mirach. A medio-basso ingrandimento, con un oculare a grande campo l'effetto della piccola nebulosa accanto alla stella luminosa che è 0irach è da non perdere.

NGC 14 e IC 5381. Due galassiette piccole, tanto per vedere due batufoli di luce.

M74. Galassia vista di fronte. Era percepibile il nucleo e l'alone ma non le singole spirali.

M77. Anche qua l'effetto era quello di un nucleo con un debole chiarore intorno. Osservata anche la vicina NGC1055 che appariva come un batufolo di luce allungato.

Per ritornare a vedere la forma delle galassie, non sono mancate NGC891, con la sua bella divisione ben visibile; M31, con due bnde di polveri e l'addensamento di stelle che va sotto il nome di NGC206; M33 con le spiralie e diverse zone OIII.

NGC 6946. Galassia vista di fronte in Cefeo, con le spirali raggruppate a due a due. Qua ho provato diversi ingrandimenti: 86x, 130x, 170x, e 260x. La struttura a doppia virgola era visibile a bassi-medi ingrandimenti. A 170x ciascuna delle virgole si risolveva nella coppiua di braccia che la formavano. A 260x si perdeva q7alche cosa in visibilityà.

M52 e Bubble Nebula. Qua ho chiuso, verso le quattro del mattino. Mirko se n'era gia andato da un po' (con il secondario che continuava ad appannarsi). Il campo inquadrato anche a basso ingrandimento è più piccolo che in foto. Della Bubble si vedeva la parte del guscio più brillante, vicino alla stella, e un po' di nebulosità intorno (all'inizio sembra che fosse appannato il secondario).

Osservazioni da Linosa 2008

Il soggiorno

Quest'anno ho trascorso a Linosa il periodo dal 19 luglio al 3 agosto: assai opportunamente posizionato rispetto il ciclo lunare. A causa di imprevisti dell’ultima ora però sono arrivato senza un adeguato programma osservativo, se non Pal 9 e 8 più Terzan 7, suggeritomi da Paolo 'dato che c'ero'. Ho portato il laptop, ma le giornate al mare di giorno (snorkeling nelle splendide acque dell'isola) e impegni di mia moglie che la obbligavano a lavorare al computer la sera, hanno ristretto le mie osservazioni agli oggetti elencati e a pochi altri, di cui ho costruito lo star-hop a mano, con patetiche cartine, come ai vecchi tempi. Oppure sono andato a memoria, cosa che mi diverte assai, lo ammetto.

L’isola:

Linosa ha almeno 80 miglia nautiche (140 Km) di mare aperto da tutti i lati se si eccettua Lampedusa a sud-ovest, a 27 miglia (50 Km). A nord-ovest (comunque a 80 miglia) c’è Malta, di cui in una serata umida per lo scirocco, ho visto l’inquinamento luminoso sotto forma di una cupola di luminescenza all’orizzonte del mare. A nord-est, Pantelleria, ma lì certamente l’inquinamento è molto modesto. L’isola di Linosa ha una superficie di 5 Km quadrati, un villaggio di 300 anime, ed un numero di turisti che solo in agosto supera il migliaio. La casa in cui alloggio è dall’altro lato dell’isola, a circa un Km dal paese, dal quale è separata dal crinale che unisce due dei tre vulcani spenti, che raggiungono i 200m di altezza. Specie nella prima settimana è capitato per più sere che non ci fosse una luce a vista: solo un esile luminescenza sopra il paese e quella intermittente proveniente dal piccolo faro, pure nascosto dalla montagna. L’illuminazione pubblica è rudimentale e limitata al paese. Ho visto un lampione con lampada originale bruciata e sostituita da un bulbo ad incandescenza da 150W! Hanno montato 6 nuovi lampioni in un lontano approdo di emergenza per la bettolina, e sono splendidi, con cappello completamente oscurante verso il cielo.

Il cielo

Arrivando in aereo si sorvola l’isola in fase avvicinamento, circa 10’ prima dell’atterraggio a Lampedusa. Suppongo l’aereo si trovi a circa 3000m di quota a quel punto. Il giorno dell’arrivo, un giorno caldo e umido, la foschia percepibile arriva a quella quota. Nei giorni successivi, come d'abitudine, per la maggior parte del tempo soffia il maestrale, che contribuisce a mantenere il cielo piuttosto azzurro e trasparente. La giornata più limpida è giovedì 24 luglio, dopo due giorni di maestrale soffia una brezza fresca che ripulisce l’aria tanto che durante giorno si vede Lampedusa disegnata perfettamente, ad un passo: una condizione rara, per ammissione stessa degli isolani. Al tramonto osservo il migliore raggio verde a mia memoria, naturalmente ad occhio nudo e visto due volte con la tecnica dell’accovacciarsi e poi alzarsi in piedi. Il raggio verde è notato da tutti i presenti sul molo: gli appassionati del tramonto. (Le serate successive sono tutte inferiori, ma poi neanche di tanto, con SQM sempre superiore a 21,70 al di fuori della via lattea. Solo una serata è umida, addirittura con nubi passanti. Ne approfitto per godermi uno splendido transito di Ganimede (lunedì 28 luglio, ore 22:30)

Inizio ad osservare alle 22: SQM ripetutamente su 21,78 puntando allo zenit (Ercole), 21,69 puntando sulla via lattea del Cigno. E quella stella (SAO 8462) in Orsa Minore mag 6,02 ben visibile in diretta mi assicura che siamo a magnitudine limite almeno 6. Quando nelle sere successive la luna ha ritarda a levarsi, conto le stelle nel quadrato di Pegaso: sono circa una ventina. Questo mi conferma che si è sopra mag 6 (13 stelle), ma ben al di sotto di mag 6,5 (31-37 stelle). La mancata preparazione, citata prima, mi ha impedito di utilizzare le aree standard per tale valutazione: ricordo a memoria questo sistema del quadrato di Pegaso, che ho trovato tempo fa su S&T.

La via lattea arriva ad essere visibile fino a circa 15° sull’orizzonte; ha un aspetto delicato, vaporoso, ma è ben strutturata e, soprattutto, grazie alla latitudine di 36° nord ed al cielo buio sino all’orizzonte, condizioni irripetibili congiuntamente nei siti del nord, mostra in tutto il suo splendore il centro galattico. La regione del Sagittario è impressionante; la nebulosa pipa si coglie agevolmente e l’addensamento che dal Cigno va verso Ofiuco, a Est e quello in corrispondenza del corpo dello Scorpione, contribuiscono a disegnare il rigonfiamento centrale che da alla nostra via lattea quell’aspetto da ‘galassia di taglio’ che ci stupisce nei mosaici fotografici. Sono visibili ad occhio nudo: M6 e M7 ovviamente; M13 e M5; M8 e M20; M24. Anche M15, ma la prossimità delle stelle stelle che notoriamente lo incorniciano mi lascia un po’ perplesso che sia solo lui a mostrarsi. Non vedo invece M4 e M22: troppo bassi. Bortle: beh, non sono mancate in lista le perplessità su tale classificazione, che io condivido. Linosa potrebbe essere di classe 3, ma certamente la magnitudine stellare limite è inferiore a 6,5 e M33, sinceramente, non l’ho mai vista con certezza. Però non vi è segno di inquinamento luminoso da nessuna parte lungo l’orizzonte e le nuvole sono immancabilmente nere, se si eccettua una fettina di orizzonte lato paese, dove comunque rimane debolissimo.

Al tele osservo prevalentemente con il Plossl Televue da 20mm che sul mio dob 6” f8 mi dà 60x. Effettuo una carrellata di Messier e NGC di Ofiuco, Serpente, Scorpione, Sagittario, Scudo. mi dedico agli oggetti prossimi a stelle luminose, e quindi critici: NGC 6144. globulare poco concentrato prossimo ad Antares: facile (ma dalle prealpi veronesi non riesco di solito a vederlo con il 50cm a causa dell’inquinamento della pianura padana); NGC 6441, assai prossimo a SAO 209318, mag 3,19, nella coda dello Scorpione, un oggetto più evanescente, incorniciato da stelline, visto nettamente (dai nostri siti al nord, meglio lasciar perdere); NGC 6366, globulare accanto a SAO 141665 che è la stella in Ofiuco di partenza per individuare M14 (maestoso). Anche questo un globulare poco concentrato e che nei nostri cieli mi ha regolarmente snobbato con un 25cm.

A questo punto mi dedico a rintracciare qualche coppia di oggetti diversi osservabili nello stesso campo: sono appassionanti. Nello Scudo, 2° ad est di M26 c’è un globulare piccolo ma luminoso, NGC 6712, con accanto (20’ circa a sud-est) una planetaria IC 1295 evanescente. Ho l’impressione d’intuirla, il filtro UHC la conferma. Nel Sagittario, 2° e ½ o poco più proprio diritto a nord di gamma (il beccuccio della teiera) vi è un adorabile duo: un ammasso aperto piccolo e compatto NGC 6520 che aggetta su di una piccola nebulosa oscura (Barnard 86). In zona, poco a sud-ovest di M 23 ci sarebbe un’altra accoppiata affascinante: il globulare NGC 6440 e la planetaria 6445, che ho già descritto in passato. Ma a memoria non li trovo. Un’occhiata a M 51, non si colgono le spire, ma le estremità esterne di queste disegnano nettamente un anello attorno al nucleo. Un’occhiata anche alla Velo Sia la porzione sottile in corrispondenza della 52 del Cigno, NGC 6960, che ancora di più la NGC 6992/5 sono visibili nettamente senza filtro.

Pal 9. Lo star-hop è facile: Pal 9 e contiguo a nu 2 del Sagittario, una stella di 5° che ora, fatalità, ha Giove a un grado e ½ a est. Il pianeta, di mag -2,7 sembra disturbare la visione notturna! Pal 9 è ancora più facile del previsto, perché è molto concentrato e quindi ben visibile nonostante la vicina stella.

Pal 8. l’oggetto si trova prolungando di circa tre volte il segmento che unisce la 39 con la 37 del Sagittario, ma nel raggio di mezzo un grado non vi è alcuna stella di luminosità superiore alla 9^-10^. Comunque dando tempo al tempo ci arrivo: sì, è molto più impegnativo di Pal 9, ma lo vedo con certezza, in visione diretta.

Terzan 7. lo star-hop parte dalle stelle epsilon e gamma della Corona australe, nota anche come ‘cucchiaino’ (se il Sagittario è la teiera…). Penso di riscaldarmi con NGC 6723 che è in prossimità delle due stelle. Questo si rivela un ‘gigante’ e quindi mi riscalda assai. Completo lo star hop senza troppe difficoltà, individuo le due stelle brillanti della mappa che sono rispettivamente SAO 211134 quella di sinistra, mag 8,5 e SAO 211141, quella di destra, mag 8,3 e poi la stella cerchiata di destra della immagine allegata (è di 11^: TYCO 7431-02173-1) e intravedo a tratti quella cerchiata di sinistra che è di 13^ (GSC7431. 2041). Quest’ultima stella, che visualizzo a tratti con il 20mm, più stabilmente con l’11mm, stabilisce un po’ la magnitudine limite del mio strumento sotto questo cielo (potrei andare oltre con le tecniche di massima assuefazione al buio, ma non ho pazienza). Dove dovrebbe esserci il globulare, stando al planetario, non vedo nulla e non sapendo cosa aspettarmi di vedere, in quanto non ho scaricato alcuna immagine StSCI, chiudo bottega rinviando a tempi migliori, cioè alla sera successiva, dopo aver scaricato l’immagine StSCI. Infatti, a tratti si materializza quello che mi attendo di vedere: lo darei visualizzato 1-2 volte su 10. E’ questo il risultato che molti visualisti contestano (ho ricevuto anche dei rimbrotti piuttosto veementi in proposito).

Lo strumento:

Anche quest’anno ho portato il mio dob 6” superleggero; un metro di catena acquistata al ferramenta del villaggio ha bilanciato e stabilizzato lo strumento a meraviglia. Non c’è bisogno della base rotante: basta appoggiarlo sulla stuoia in neoprene che utilizziamo sugli scogli di giorno. Per semplicità e leggerezza il mio dob non ha un focheggiatore, ma solo un portaoculari in fibra con una vite in nylon per tenere fermo l’oculare: trattandosi di un f8 il fuoco non è critico. Come puntatore ho montato il leggerissimo pointer Televue. Il cercatore 6x30 Vixen rimane in borsa. Come oculari ho portato il 20mm, l’11mm e l’8mm Plossl Televue, che considero dei piccoli (e leggerissimi: a tutto vantaggio del bilanciamento del mio leggerissimo dob) gioiellini. È vero, ho avuto nostalgia degli 80° dei Nagler che ho lasciato a casa (per il peso), ma di tanto in tanto non va male tenersi allenati con campi minori, se l’ottica è buona. Ho portato anche un 5mm Takahashi, per accorgermi sul posto soltanto che non andava a fuoco con il mio… non-focheggiatore.

domenica, agosto 10, 2008

SQM 19.10 da casa

Ieri sera il cielo era particolarmente terso. Si vedevano molto bene le montagne a 60 km in linea d'aria. Quando ha fatto buioi l'SQM ha indicato 19.1, che è un valore eccezionale per casa mia. La differenza rispetto al più frequente 18.9 era evidente. La Via Lattea cominciava essere intravvista. La trasparenza dell'aria si notava soprattutto a bassa altezza: ler stelle de Sagittario erano inusualmente brillanti e visibili.
Ho iniziato a osservare verso le 23 e smesso prima dell'una di notte perchè arrivavano troppe nuvole.


NGC6760 Ammasso Globulare in Aquila. Mag 9.10. Diametro 6'36"
http://www.skyfactory.org/deepskycatalogue/NGC6760.html
Filtro LPS 86x - debole irrisolto. Si vedeva un fiocchetto di luce nel campo stellare.

NGC6781 Nebulosa Planetaria in Aquila. Mag 12.0. Diametro 1'48"
http://www.skyfactory.org/deepskycatalogue/NGC6781.html
Filtro LPS 86x - debole macchia con apparente rinforzo al centro.
130x OIII si vedeva ben distinta dal cielo. apparenti occhi tipo OWL e bordo in basso sfumato con stellina sul bordo e stellina accando a 1 diametro della nebulosa.

NGC 6804 Nebulosa Planetaria in Aquila. Mag 12.0. Diametro 1'06"
http://www.skyfactory.org/deepskycatalogue/NGC6804.html
Filtro LPS 86x apparenza elittica con centro più luminoso e alone più debole.
OIII 130x vagamente sferica.
Senza filtro 170x stellina centrale e debole alone ellittico.
170x LPS seconda steLlina dentro la nebulosa.

NGC6803 Nebulosa Planetaria in Aquila. Mag 11.0. Diametro 6".
http://www.skyfactory.org/deepskycatalogue/NGC6803.html
E' una nebulosa di aspetto stellare. L'ho osservata un po' a tutti gli ingrandimenti, da 86x a 260x senza riuscire a percepire la dimensione. A 260x va detto che, visto che il telescopio non era acclimatato, le stelle non erano più perfettamente puntiformi e quindi non era possibiule distinguerla.

Ho dato anche un'occhiata a M56 che si risolveva abbastanza bene in stelle.

Dobson 400 mm.

lunedì, agosto 04, 2008

Casera Razzo, 3/8/2008

Altra uscita a CR. Le condizioni meteo non erano ideali ma, per non perdere questa luna, abbiamo deciso di uscire lo stesso.
La cattiva notizia è che il cielo è stato a tratti coperto. La buona notizia è che le nuvole erano nere. Non si vedevano. Quelle più spesse apparivano come buchi neri ne cielo e quelle più sottili probabilmente erano presenti e aumentavano l'estinzione.
L'SQM ha segnato 21.63-21.65 quando il cielo era apparentemente sgombro di nuvole (sial il mio sia quello di Mars4ever). Quando il cielo era coperto la lettura saliva. A SQM 22 abbiamo fatto qualche prova per vedere che cosa si vede: quasi niente. Non vedevo i miei piedi e le mani se viste dalla parte del dorso erano invisibili, mentre diventavano visibili se viste dalla parte del palmo. In realtà per vedere qualche cosa tutto dipendeva dallo sfondo. Oggetti chiari si vedevano contro sfondo buio e oggetti scuri si vedevano contro lo sfondo chiaro (si fa per dire) della ghiaia del piazzale. La cosa che si vedeva meglio era la scaletta bianca di Tommaso.

All'arrivo abbiamo esplorato la strada per Sauris. Un paio di km dopo il bivio di CR abbiamo trovato un piccolo spazio che ha l'orizzonte Sud più libero e che, apparentemente, è anche più schermato.

Con le nuvole che andavano e venivano, il bottino di oggetti osservati è stato magro. Appena arrivati Tommaso ci ha mostrato una galassietta doppia Arp... chiedete a lui che cosa era.

Il primo vero oggetto è stato M56, inquadrato nei due dobson contemporaneamente, un po' per fare un confronto. Ben risolto in stelle specie a 260x.
Ho sfruttato la prima ondata di nuvole per usare la ventola (ero partio da casa con il tele a 28°C e là la temperatura era di 12°C). E' stato molto utile. Il seeing era buono. Tommaso più tardi si è cimentato su M57 a 800x ottenendo una immagine buona. La mag limite al telescopio era 16.1 circa (ma tutto dipendeva dal momento e da quanti veli c'erano).

Di nebulose planetaria abbiamo osservato anche la Cat's Eye, La blinking, e NGC 6765 in Lyra. La Cats ye e la Blinking si assomigliano e entrambe mostravano la stellina centrale. Il rapporto fra l'intensità della stellina e della nebulosa cambiava con l'ingrandimento (da 86x a 260x). Nella Cat's eye a momenti è sembrato di vedere un guscio più esterno debole circondare l'ellisse principale e si aveva l'inpressione di qualche striatura radiale. Il colore, proprio volendocelo affibbiare, sarebbe stato celeste per entrambe.
NGC 6575 era un pallidissimo fantasma...

Di Galassie la più importante è stata NGC 6946 in Cefeo. Si vedeva una struttura con due spirali principali come una doppia virgola (in realtà le spirali sarebbero 4 a due a due). Ricordo di averla vista meglio. Forse c'erano velature del cielo che non si riuscivano a individuare. Del resto la stellina in Pegaso di mag 6.43 che a volte usiammo per test era invisibile a Tommaso (io la vedevo in distolta). Anche nell'area 13 il numero di stelle visibili non era così elevato. Segno che il cielo era buio ma non trasparentissimo.

Di nebulose a emissione abbiamo visto la Velo e la Crescent. La Velo anche nell'80 mm dove si ve3deva tutta intera. Io preferisco però la vista nel dobson con tutte le trteccioline. Con un filtro UHC secondo me la visione era la migliore. Si vedeva anche il triangolo fi Pickering centrale, con tanto di strutture attorcigliate.
La Crescent in un primo momento si vedeva sola la parte più brillante, ma poi, forse passate delle velature, si è vista per intero, con diverse strutture e toni di intensità.

Infine la Cocoon nebula con filtro Hbeta e senza. Un po' pallida ma c'era.

Addendum. Mi sono dimenticato di M17. L'abbiamo osservata all'inizio prima che le nuvole togliessero la vista sulla montagna Sud. Ho trovato una foto e l'ho elaborata per rendere l'idea di che cosa si vedeva. La foto è un po' più nitida della visione all'oculare. Si vedeva non solo la figura del "cigno" ma anche la nebulosità a destra dopo la coda e diverse strutture filamentose.