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Osservazioni astronomiche visuali

domenica, ottobre 18, 2009

Val Visdende (16/10/2009)


Finalmente, venerdì, abbiamo esplorato anche la Val Visdende (la foto è alla partenza nel passante di Mestre!). Con questo, probabilmente si chiude il cerchio dei possibili siti di osservazione a Nord Est. In linea d'aria è a pochi km dalle Sorgenti del Piave. Il Peralba si vede verso Est. E' a circa 1300 metri di altezza, ben protetta da una cinta di monti non molto alti lungo l'arco Nord. A sud c'è una forcella libera che punta proprio ad azimut 0° e che consente di vedere gli oggetti in meridiano fino a circa 10° sull'orizzonte (fino a declinazione circa -35°).
Le montagne la proteggono dal vento e anche la temperatura è più mite. C'era qualche grado sotto zero e l'aria calma non guastava (in quel momento alle Tre Cime ci sarebbero stati 12-15° sotto zero, vento a 22 km/h con raffiche a 44 km/h - stando ai dati meteo). Il rovescio della medaglia è il seeing, che in fondo valle non è buono se sopra i crinali circostanti soffia il vento. Infatti all'inizio il seeing non consentiva di usare più di 130x (pena avere stelle non puntiformi). Con l'andare della serata è un po' migliorato. Certo, poter avere stelle puntiformi a 260x, nelle immagini deep sky è comunque un vantaggio, ma questo si ha solo regolarmente alle Tre Cime. La ventola di estrazione dello strato limite ha comunque funzionato a dovere e non c'erano segni dello strato limite ad aggiungere danni alla immagine.
La strada di accesso è facile e sembra che sia aperta tutto l'anno. Quindi questa è una valida alternativa invernale a Casera Razzo. Un po' più distante dalla pianura, un po' meno fredda, un po' più in basso (con conseguente maggiore estinzione) e con l'orizzonte Sud più libero.
Ci sono alberghi a Santo Stefano aperti tutto l'anno. Noi eravamo al Krissin: 48 euro con cena e prima colazione (chiedere di Lara, non ci sono problemi a rientrare a notte fonda). In realtà quando siamo arrivati in albergo il cielo era coperto, e così abbiamo cenato senza prendere la camera.
Quando siamo arrivati in Val Visdende c'erano nuvole a sprazzi ma poi, prima di mezzanotte (come da previsioni del meteo.it) si è aperto. Ci siamo sistemati nella parte più ampia della valle, subito a nord della chiesetta. Alcune case erano abitate, ma le luci erano tutte spente, eccezione fatta per un faro all'ingresso della valle (che però era un paio di km prima di dove stavamo e quindi invisibile). Dovrò segnalarlo perché viola la legge regionale contro l'inquinamento luminoso (e oltretutto non si capisce a che cosa serva).
Nonostante si fosse aperto, il cielo non era perfettamente terso, o forse era solo che a 1300 metri l'estinzione è maggiore che a 2300. La Via Lattea era meno contrastata che alle Tre Cime. Il sacco di carbone del Nord era sempre il punto più nero del cielo, ma non risaltava allo stesso modo. Lo SQM ha indicato valori medi intorno a 21.49 (dopo mezzanotte) fino a circa 21.45 verso le due e mezza di notte. Rispetto al 21.55-21.60 delle Tre Cime, e complice anche la maggiore estinzione, la differenza si vedeva... starei per dire che c'era un "abisso". Anche al telescopio. Ho voluto controllare NGC6946, senza poter usare gli stessi ingrandimenti delle Tre Cime (questa volta circa 170-200x, mentre alle Tre Cime anche 260x). Questa la descrizione del 27 agosto: "Potevo vedere le spirali, e potevo anche intuire diversi nodi di stelle lungo le spirali. Non credo di averla mai vista così bene. Il nucleo era cosa a sé: più luminoso e fine. Infine si poteva percepire l'intero alone debole della galassia". Questa volta invece dell'alone esterno non c'era traccia e si vedevano bene solo due braccia. Dei nodi di stelle nemmeno l'ombra... certo, forse se avessi avuto un rifrattore speciale l'avrei vista in diretta anche meglio delle Tre Cime... ma io avevo solo un dobson da 400, con estrazione dello strato limite e ottica Zen da lambda/8-9 (al test interferometrico).
La mv limite era circa 6.5-6.6 (alle Tre Cime 6.8-6.9). M33 era visibile facilmente in distolta, a momenti quasi in diretta e aveva un chiaro aspetto nebulare.Era però molto alta nel cielo.

L'inquinamento luminoso filtra da tutto l'arco Sud. Verso Sud Ovest forse arriva da Santo Stefano di Cadore. Le nuvole sopra la valle erano nere, con eccezione di quelle che si affacciavano verso Santo Stefano, illuminate dal basso. In ogni caso, sparite le velature, l'orizzonte Sud non era poi molto più luminoso di quello Nord (ad una osservazione non attenta poteva passare inosservato, non a me e a Mar4ever il namibiano).
Anche dalla forcella Sud filtrava luce. Eppure a Sud c'è solo il monte Terza Grande, più in là c'è Casera Razzo e poi altre montagne fino alla pianura, fra i 60 e 110 km di distanza. Probabilmente stavamo osservando la luce della pianura, un po' come dalle Tre Cime.
Lungo l'orizzonte Nord c'era un po' di luce, che a giudicare dal colore uscito nelle fotografie (verde) era probabilmente l'airglow.
Marco ha scorto per primo il Gegenshein nei Pesci. La posizione alta nel cielo e la distanza dalla Via Lattea (questo è il periodo migliore, oltre a quando è nel Cancro) hanno permesso di vederlo anche da un cielo di 21.45!
Al momento di smontare, il telescopio era ricoperto da uno spesso strato di brina. E' stato allora che abbiamo capito che i rifrattori sarebbero davvero superiori anche nel deep sky, se non fosse che certi gioielli forse non sono portati volentieri a prendere il ghiaccio.

Alcuni oggetti osservati.
NGC 246 nella Balena. Una bellissima nebulosa planetaria che mostrava diversi chiaro scuri e alcune stelle al suo interno. No oso pensare come sarebbe potuta apparire in quel 155 mm che mostra la centrale di M57.
NGC 210 nella Balena. Era percepibile il nucleo, la barra e le spirali. Immagine un po' compromessa dall'inquinamento luminoso del Sud. Appariva più piccola della foto nel link, ma la stella sulla spirale era ben visibile (anche qua forse sarebbe servito un altro rifrattore, che si sa... "non è sensibile all'inquinamento luminoso").
NGC 7380 in Cefeo.
NGC 7822 in Cefeo.
NGC 1360, nella Fornace. E' una nebulosa planetaria molto grande e interessante perchè, con il filtro OIII mostra tre macchie più scure al suo interno (un po' come la Gufo).