Reports Osservativi

Osservazioni astronomiche visuali

mercoledì, agosto 19, 2009

Casera Sivella.


Era da tanto che questo luogo era nella lista da esplorare. Ci siamo stati ieri, e dico subito che, seppure buono, non è stato alla altezza delle (grandi) aspettative.
Si sale a Sivella da Sega Digon, in Comelico, per una strada in parte asfaltata e in parte di buon sterrato. Lungo la strada, si attarversavano nuvole di strane farfalle... mi ricordava una puntata di X-files nella quale strani insetti nel bosco di notte aggredivano i malcapitati. Ad un certo punto c'è pure un cancello con un cartello che invita a richiuderlo per non far scappare le mucche (la strada è aperta al traffico ma ha un cancello!). A Sivella la strada diventa una mulattiera chiusa al traffico e c'è un piccolissimo spiazzo. Un cartello avverte: "mucche libere, parcheggiate a vostro rischio e pericolo". Un sacco di insetti mi hanno punto: speriamo che non fossero le farfalle di X-files. Due sono rimaste in macchina e le ho riportate a casa.

Le aspettative non sono state mantenute. Il luogo non è male in assoluto, ma non mi sembra decisamente meglio di altri, come speravo. E' molto chiuso. A Sud l'orizzonte è a 20° di altezza. A Sud Est è più basso ma è la direzione più inquinata da Santo Stefano di Cadore (ho fatto le foto panoramiche e farò poi una analisi come quella del Peralba). Allo Zeinth lo SQM indicava 21.57. Questa volta lo strumento era molto ripetibile oscillando da 21.55 a 21.59. La temperatura era mite (13°) e forse questo ha influito sulla ripetibilità. Va detto che allo Zenith c'era il Cigno e io misuravo 21.57 sul Cigno! Quindi il numero andrebbe in qalche modo interpretato. Non ho idea di quanto dovrebbe indicare lo SQM in un cielo perfetto sul Cigno, ma di certo non 21.90. In queste condizioni non si sa nemmeno bene distinguere fra la luce naturale e quella artificiale. Mi spiego: 21.57 potrebbe derivare da una atmosfera molto trasparente e poco IL (ed essere in gran parte luce naurale) oppure da una atmosfera con maggiore estinzione a cui si sovrappone più IL. E' chiaro che le due situazioni sono diverse. La foto (cliccare per ingrandire) è stata presa dopo mezzanotte sul Cigno (EOS 1000D, 18-55 @ 18 mm, 1600 ISO, F3,5, 30" - Elaborazione flat sintetico de software Cnon, temperatura di colore 4600 °K, correzione della distorsione dell'obbiettivo). Il Contrasto fra aree chiare e scure è simile a quello di una analoga foto fatta al Peralba (le confronterò meglio) e superiore al contrasto di un'aktra foto simile fatta a maggio a Casera Razzo. Va però detto che a CR a maggio il Cigno era molto basso. Visualmente la Via Lattea appariva molto contrastata e piena di noduli scuri (un po' come in foto). Ho fatto una valutazione della mv limite in Ercole. La stellina HD 155179 (mv 6.73) era visibile in distolta. HD 154431 (mv 6.09) in diretta.M33 era visibile in distolta.

Il guaio di questo luogo è che è separato dal Comelico da un solo crinale. Abbiamo visto le nuvole sopra la valle oltre il crinale debolmente illuminate. L'IL viene da vicino, o meglio il luogo è troppo vicino a piccoli centri.

Ho provato il mio nuovo sistema di aspirazione dello strato limite (di cui farò un articolo a parte) e funziona. Tommaso era all'oculare mentre lo attaccavo e staccavo e osservava il ribollire sullo specchio in intrafocale che andava e veniva. Il "coso" rimedia finalmente il problema del mio specchio grosso e della scatola poco ventilata. Il dobson di Tommaso si raffreddava lentamente, ma per la prima volta il mio era in vantaggio. Dal foro di scarico usciva aria tiepida (così mi è sembrato) e il sistema era più che sufficiente a controllare lo strato limite nonostante i quasi 15° di salto termico.

Il seeing era buono e Tommaso si è messo a osservare Giove (200x ma reggeva anche di più). Gli ho detto che non poteva farlo con il dobson e che avrebbe dovuto usare un rifrattore da 10 cm per be note legg(ende) astrofile. Non posso riferire la risposta. Potrei descrivere i dettagli che si vedevano, simili al mio articolo di qualche giorno fa, le bande risolte, un paio di festoni, il tutto coloratissimo. Invece in perfetto stile report della collana "la leggenda del rifrattore" vi dico solo che l'immagine era "commovente" (e tanto dovrebbe bastare a capire no?). Ad un certo punto l'ho inquadrato anche nel mio dobson e la commozione è raddoppiata. A momenti ci prende un coccolone e cominciamo a piangere.

Passando a cose più serie Tommaso ha tirato fuori qualche Arp. Non mi ricordo più il numero ma erano due galassiette a squadretta attaccate per le spirali. La IC 1296, vicino a M57 era visibile a fatica (mv limite al telescopio 16.1).

La cosa più bella della serata è stata PK 104-29.1 (Jones 1). Era intuibile a 86x senza filtri e si è rivelata con i filtri UHC e OIII. Prendendo a riferimento la foto del link i due archi più luminosi erano ben staccati dal resto della nebulosa, che comunque era tutta visibile. Diverse stelline si vedevano già con il filtro. Sono salito a 130x e 170x e poi ho anche levato il filtro per vedere meglio le stelline. A 130x e 170x la nebulosa era visibile anche senza il filtro e, rispetto alla foto, 5 delle 6 stelle centrali erano visibili. A volte basta un solo oggetto per fare grande una serata.

A noi è dovuto bastare perchè verso l'una e mezza il figlio di Tommaso, che si era unito a noi e a cui avevamo fatto da guida nel cielo, non ce la faceva più. Tommaso ha deciso di rientrare, e io non me la sono sentita di restare in un posto del genere, temendo l'attacco delle farfalle di X-files.
Durante il ritorno ho aperto io il cancello della strada e ho guardato in alto. C'erano le chiome degli alberi nerissime e, nei varchi, si vedeva una spettacolare Via Lattea. Ho pensato che stesse per arrivare ET.

1 Comments:

At 3 agosto 2010 alle ore 15:47, Anonymous Anonimo said...

Mi ha sempre incuriosito sapere dove finiva quella strada....ma dopo aver letto questo bellissimo articolo ho deciso che per me, che odio le farfalle, questo posto non è adatto! Non mi piacciono gli X-files :) Francesca

 

Posta un commento

<< Home