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Osservazioni astronomiche visuali

sabato, agosto 22, 2009

Giove 19/08/09


Osservazioni di Giove la sera del 19 Agosto. C'era da provare il nuovo sistema di estrazione dello strato limite, di cui farò un articolo a parte. Il sistema funziona aspirando l'aria dalla cassa dello specchio. Davanti allo specchio c'è un diaframma di apertura pari allo specchio stesso, in modo che l'unico ingresso per l'aria sia una corona circolare formata lungo il bordo dello specchio e del diaframma. In questo modo l'aria è aspirata da tutta la circonferenza dello specchio, e si "estrae" lo strato limite. Questo era il primo test serio ed è andato meglio delle aspettative. Lo strato limite viene continuamente rimosso e l'immagine è simile a quella che si ha nei primi minuti dopo un energico raffreddamento frontale. Però qua il processo è continuo, si osserva da subito e la qualità permane (mentre i raffreddamenti frontali devono essere ripetuti ciclicamente).

Mi sono così potuto concentrare sul pianeta. A 245x l'immagine era subito nitida. Non ho dovuto fare la solita "scalata". Avrebbe anche potuto accettare ingrandimenti maggiori, ma mi sono accorto che il numero di dettagli che riuscivo a vedere era superiore a quelli che riuscivo a disegnare. Perciò ho deciso di limitare l'ingrandimento a 245x, nel tentativo di facilitare l'opera di disegno (questi sono il mio terzo e quarto disegno di Giove). Ho avuto diverse difficoltà sia a localizzare correttamente i particolari che disegnavo (dopo che li avevo disegnati mi accorgevo che non li avevo messi nel posto giusto o alla scala giusta). I disegni sono quindi un po' distorti. L'altra difficoltà è che non riuscivo a disegnare tutti i dettagli. Dopo che avevo disegnato un particolare, riguardandolo mi accorgevo che non sarebbe stato proprio fatto così.

Comunque sia questo è il risultato. Il Primo disegno è stato fatto alle 20.45 TU. La zona polare Sud (in alto) mostrava chiaramente la divisione con la SSTeZ (per la nomenclatura mi riferisco a questo http://stars5.netfirms.com/jupnom.jpg ). Nella SSTeZ c'erano delle aree più scure e in particolare un ovalino bianco seguito da un'area più scura. Devo anche dire che il giorno seguente, alle Tre Cime, ho potuto vedere Giove ancora meglio, e la stessa zona polare si risolveva in dettgli e lineette più fini. La STeZ era visibile, in particolare con alcuni "rinforzi". La SEB si presentava generalmente divisa in tre. Alle Tre Cime si risolveva in una fitta tessitura indisegnabile e indescrivibile (per me).
Ho poi fissato l'attenzione sulla NEB (saltando la zona equatoriale) perchè mostrava interessanti ondulazioni. Un primo punto interessante è a sinistra nel disegno, dove la NEB si restringeva quasi a un punto. Da là partiva un sottile festone da una parte e ondulazioni dalla parte opposta La prima di queste sembrava estendersi con un o sbuffo fino a toccare la NTeB. Alle Tre Cime il girono dopo questa zona era incredibile: la struttura della NEB si risolveva in una miriade di sbuffi, riccioli e altro e ognuno aveva una tonalità di colore diversa, dal marrioncino al grigiastro al verdastro! La seconda e la terza ondulazione erano circa della stessa dimensione della prima, mentre la quarta si ampliava. In corrispondenza delle ondualzioni dalla parte opposta c'erano altrettanti pennacchi, ma il secondo e terzo non apparivano sottili come il primo. Avevano piuttosto l'aspetto di zampe di gallina.
Nel secondo disegno ho cercato di ridisegnare il pianeta per vedere se riuscivo a farlo meglio, ma non mi sembra di esserci riuscito. A parte la rotazine, i dettagli sono gli stessi e le differenze sono da attribuire alla mia "precisione" di disegno.

1 Comments:

At 22 agosto 2009 alle ore 13:16, Blogger Mauro Da Lio said...

Ho trovato una foto composita qua: http://alpo-j.asahikawa-med.ac.jp/kk09/j090819p1.jpg

Io ho disegnato i particolari fra longituine 340° e 60°.

 

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