Girovagando per galassie a oltre 21.70
Il titolo dice quasi tutto. Il buio è stato eccellente ieri in Val Visdende: forse oltre 21.70 (le letture di 4 SQM oscillavano fra 21.66 e 21.76 con qualche lettura anche a 21.60 ma alcune oltre 21.80. Qualche piccola traccia di inquinamento luminoso era visibile a Sud. Una via di mezzo fra le due situazioni descritte in quest'altro articolo (in pianura c'era molta foschia).
Della Via Lattea invernale si potevano cogliere diverse gradazioni di intensità che la facevano apparire una striscia molto grande se considerate le ultime propaggini. La banda Zodiacale/Gegenshein nel Leone era evidente come un chiarore rispetto al resto del cielo soprastante e sottostante, poi verso l'orizzonte Sud interveniva il chiarore dell'inquinamento luminoso della Pianura a 100 km!). Inizialmente, qualche nuvola di passaggio era debolmente illuminata probabilmente dalle luci di Santo Stefano di Cadore e di Sappada, i due centri più importanti nelle vicinanze (nascosti alla vista). E' difficile dire quanto dell'inquinamento luminoso (21.70 è ancora a due decimi dalla perfezione) provenga dalla pianura a 100 km e quanto da questi due centri.
La temperatura iniziale era abbastanza mite, intorno a pochi gradi sotto zero e tale si è mantenuta per una buona parte della notte. Però verso le prime ore del mattino è scesa abbastanza rapidamente a -11°C. La strada è pulita nella parte che accede alla valle, con tornanti e tratti di una certa pendenza. In valle le strade erano parzialmente innervate e ghiacciate, ma per fortuna le strade in valle sono quasi pianeggianti. Il seeing non è stato un granché. Verso metà della notte osservando Saturno e sfuocando in extrafocale era possibile vedere l'effetto "cascata" segno di strati turbolenti in quota. Non so però dire se fossero strati alti o la zona di ricircolazione del vento che si forma quando il vento si stacca dai crinali delle montagne circostanti (forse altrove il seeing era buono). A peggiorare la situazione c'era poi il freddo, e le conseguenti correnti convettive sulle ottiche. Ho notato che il 60 cm, anche se adotta lo stesso sistema di estrazione dello strato limite del 40 cm, è comunque più lento e graduale nel migliorare la qualità della immagine (mi sembra che possono servire forse due-tre ore per raggiungere la situazione ideale).
Sperduti in una valle senza segni di vita (non è passato nessuno e non c'era una casa che sembrasse abitata), con la rassicurante sagoma del Peralba ad Est e gli ultimi larici ed abeti rossi che si stagliavano come sagome nere sul cielo verso Nord, i partecipanti al mini star party si sono sistemati nelle vicinanze di una locanda dove c'era un po' di spazio sgombro dalla neve.
Gli intrepidi sono, nell'ordine di diametro del telescopio:
Primo classificato: Io me medesimo con il leviatano da 60 cm.
Secondi classificati ex aequo: Tommaso e Fabio, con due dobson da 40 cm.
Quarto classificato: Andrea, con un dobson da 30 cm.
Quinto classificato: Pierpaolo, con un CPC 8" goto (orrore un GOTO nella tana dei puristi!).
Ultimo classificato: Marco, senza telescopio ma abile allo scrocco dei telescopi altrui, con il grave demerito di aver portato un computer nella tana dei puristi (peggio del GOTO) ma perdonato per la sua abilità a rintracciare il più remoto oggetto.
La considerazione generale di questa, che è la quarta uscita con il 60 cm è: "la differenza è grande".
Ho esordito con un'occhiata alla Testa di Cavallo, visibile con filtro H-Beta a 142x, come una grande ansa nel bordo della nebuolsa dai confini non molto precisi. Non si vedeva la sagoma della testa ma non dispero perché stavo osservando in una direzione un po' inquinata e ad altezza tutt'altro che ideale.
La cosa che lasciato il segno a tutti è il modo in cui le galassie si vedono. Quasi tutte mostrano dettagli, spirali, bande ecc.
M51 è letteralmente "stratosferica". Osservata da circa 100x (con oculari sui 30 mm) a circa 300x (con un 10.5 Pentax). Peccato per il seeing altrimenti la visione migliore sarebbe stata probabilmente quella a 300x. Le spirali sono visibili senza nessuno sforzo. Non sono evanescenti: anzi mostravano diversi rinforzi. Si potevano percepire propaggini dell'alone in diverse direzioni, seguire il ponte fra le due e vederne la interruzione.
Non menziono tutti gli oggetti osservati. Solo alcuni per sottolineare che cosa in più si può vedere in 60 cm da un cielo a due decimi dalla perfezione.
Leo I. La galassia nana del Leone. E' un oggetto di bassissima luminosità superficiale di difficile visione perché nelle vicinanze di Regolo. Mettendo Regolo fuori campo il chiarore della galassia era evidente, specialmente muovendo il telescopio. Una volta individuata restava visibile anche quando Regolo entrava nel campo di vista.
NGC 4631 (Balena). Era visibile come molto luminosa. Si potevano distinguere (a differenza che nei 40 cm) diverse condensazioni nella galassia principale, la compagna e l'ingrossamento della testa della balena. Le due galassie interagenti nelle vicinanze erano altrettanto ricche di dettagli.
M61 appariva invece come una bella spirale risolta. Una piccola M101. E proprio M101 è stato un altro degli oggetti che ha attirato l'attenzione di tutti: Le spirali potevano essere viste lungo tutto il loro svolgimento, con diverse condensazioni di stelle e la parte deforme che si estende da un lato. Abbiamo anche visto dioverse galassie di campo nelle vicinanze.
Sul finire occhiata anche a M13. A parte la netta differenza di luminosità e numero di stelle, questa volta la piccola galassia IC 4167 era ovvia, anche come sagoma, mentre la NGC 6207 mostrava anche della struttura interna.
Note di Marco
La prima cosa da dire è che trovo ancora molte difficoltà ad andare a prendere gli oggetti alti. La scala non è un problema per osservare ma lo è per puntare, perché per guardare nel cercatore devo spesso sporgermi in posizioni anche pericolose. Comunque gli oggetti che ho visto, in tutti gli strumenti, sono stati tanti: contando tutte le singole galassiette, sono una settantina. Questo perché molte galassie piccole sono vicine ad altre blasonate e quindi vengono gratis. Segnalo in particolare la galassia "a grumi" NGC 5477 presso la Girandola, e la barrata NGC 4488 vicino a M49.
La Sombrero era spettacolare e mi è parsa simile a come l'avevo vista in Namibia, evidentemente la qualità del cielo e i 10 cm di differenza (ricordo che lì avevo un 50 cm a noleggio) si compensavano un po'. Racconto anche la poco nota NGC 3109 nell'Idra, che è la galassia più periferica del gruppo locale. E' una irregolare allungata dalla brillanza molto bassa, ma grande di dimensione (20').
La catena Markarian l'ho adocchiata sia col 40 cm che col 60, anche se di fretta.
Aggiungo anche una curiosità: per la prima volta ho usato un pianeta come punto di partenza per lo star-hopping, cioè ho usato Saturno come riferimento per trovare la bella M61. Anche questa è una galassia ingiustamente trascurata, forse perché è qualche grado fuori dall'"ammucchiata" principale di Chioma-Vergine, ma è sicuramente più meritevole di molte delle singole componenti dell'ammasso.
Morale finale: con questo fantastico telescopio concetti come "visione distolta" o "intravedere" sono solo un lontano ricordo!
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