Rodellosso, orizzonte Sud
La Via Lattea è visibile fino all'orizzonte, dove scompare dietro il monte Amiata. La zona del Sagittario è abbastanza luminosa da essere registrata dalla fotocamera digitale (400 ISO, F2.8, 15s).
Le luci a sinistra in basso sono i paesi sulle pendici Est del monte Amiata, al centro le luci di Castiglione d'Orcia. Le luci bianche immediatamente a destra sono due fari che illuminano un casolare di recente ristrutturazione (da solo più luminoso del borgo di Castiglione d'Orcia!). L'inquinamento luminoso maggiore viene dalla parte moderna di S. Quirico D'Orcia (a destra).
La luminosità del cielo, in prossimità di Antares è circa 20-20.2 rispettivamente R e G,B (cioè quasi come lo Zenith del Camini?!?). Nella foto si riconoscono le costallazioni del Saggittario, dello Scorpione e diverse nuvole stellari e oggetti deep sky (M8, M22, M24, ecc.). La magnitudine superficiale della parte più brillante della Via Lattea, nel Sagittario, mi risulta intorno a 20 (canale G).
Purtroppo la fotocamera è limitata a magnitudini superficiali di 20-20.5 e non coglie tutto quanto era visibile a occhio nudo.
Al binocolo (20x70) era uno spettacolo: M8 appariva un bozzolo che racchiudeva l'ammasso di stelle, con la forma ben visibile, molto brillante e con le bande oscure. M27 (tanto per fare un altro esempio) era una pallina tonda (ali ben visibili). Le nebulose oscure dello Scudo e dell'Aquila erano facili facili. C'erano talmente tanti oggetti Deep Sky che ci voleva più tempo a capire quale si stava vedendo che a trovarli.
Al telescopio (ma la Luna è arrivata presto) ho fatto a tempo a vedere la planetaria IC1295 nello scudo vicino al globulare. La magnitudine limite (solita Sequenza) era 16.1 (ma non ero né adattato al buio, né il telescopio era stabilizzato termicamente).
0 Comments:
Posta un commento
<< Home