Giove, 2 settembre 2008
Osservazione da casa. Non ho fatto un disegno perché non credo di essere sufficientemente bravo. Così descrivo quanto ho potuto osservare.
Montato il telescopio ho controllato lo stato di acclimatamento. C'erano dei segni di convezione sullo specchio, ma contenuti. D'altra parte la temperatura esterna non era molto diversa da quella del garage dove lo specchio stava.
Prima di osservare ho controllato il seeing sulla doppia doppia. Si vedeva il primo anello di diffrazione con spikes sul secondo. Un po' come in questa animazione, o forse un solo po' peggio. In pratica Pickering 6 o forse 5. Secondo questo articolo, Pickering 5 corrisponde circa a D/r0 =1.6. Significa che la scala di Fried nelle condizioni in cui osservavo e stimata in 250 mm. Mi sembra un po' ottimistica, ma forse non eccessivamente. Forse sarà stata fra 100 e 200 mm con risoluzione (allo zenit) di conseguenza meglio del secondo d'arco. Come vedremo fra breve questa risoluzione c'era anche se su Giove non si poteva sfruttare.
Prima di osservare Giove ho fatto alcuni ritocchi di collimazione su una stella alla stessa altezza. Giove è così basso che alcuni piccoli assestamenti dello specchio sono quasi inevitabili. Lo sweet spot era infatti finito al bordo del campo del Nagler (avevo in precedenza collimato allo zenit). Mi sembra quasi superfluo dire che questi ritocchi di collimazione li faccio all'oculare, avendo cura che l'ombra del secondario sulla immagine poco sfocata della stella sia esattamente centrata. E' il sistema che alla fine funziona meglio per la collimazione fine.
La prima osservazione da fare è che, spingendo l'ingrandimento a 260x, Giove mostrava evidenti i segni della rifrazione atmosferica (a ingrandimenti minori non si notavano così bene). Il bordo in alto (Sud) era orlato di rosso, il bordo in basso di blu. Puntando su stelle vicine queste, a 260-360x apparivano come dei piccoli spettri. Il rosso a Sud e il blu a nord con in mezzo del bianco-giallo.
Ho inserito un filtro UHC, che fa passare solo il rosso e il verde (OIII e Halfa). L'immagine della stella era chiaramente sdoppiata a 260x. In basso una stellina blu, in alto la sua immagine rossa. Confrontando con la distanza della doppia doppi, ho stimato una separazione fra il rosso e il blu di circa un secondo d'arco, con dello spazio nero in mezzo. Il fatto che ci fosse spazio in mezzo conferma che l'immagine monocromatica aveva dimensioni sub-secondo d'arco, e quindi conferma indirettamente la scala di Fried desunta dai ragionamenti sopra esposti. Va anche detto che in ogni caso, oltre al difetto della rifrazione atmosferica, alla altezza di Giove il seeing era comunque peggiore (stelle meno puntiformi anche in luce monocromatica).
Giove. A ingrandimenti di 170x la struttura generale delle bande era ben evidente: SEB, NEB, NTB, NNTB e STB. Macchia ossa al tramonto, struttura muschiosa della SEB e intuizione di un pennacchio in centro, vicino all'ombra di un satellite. L'ombra si collocava fra la NTB e la NNTB. Ho provato poi diversi altri ingrandimenti e mi sono stabilizzato su 260x (Nagler 7). La rifrazione atmosferica era fin troppo evidente e non poteva non avere effetti sull'immagine.
Comunque sia il pennacchio era verde-grigio, arcuato e si richiudeva attorno a un secondo piccolo pennacchio. La SEB si risolveva in una scia vorticosa a valle della macchia rossa, attraverso tutto il disco (anche se da sinistra a destra le dimensioni dei vortici diminuivano.
Per verificare quanto la rifrazione atmosferica danneggiasse l'immagine ho messo un filtro rosso (e più tardi un filtro blu chiaro) allo scopo di isolare un colore. Infatti l'immagine di giove era una strisciata di immagini monocromatiche che si estendeva per almeno il secondo d'arco stimato in precedenza.
In rosso infatti i dettagli erano più nitidi. Il pennacchio in particolare si intuiva che si allargava a delta e sfrangiava.
Poi sono arrivate le nuvole. Anzi prima delle nuvole c'era qualche cosa che non andava: il seeing sembrava peggiorato. E lo era. Turbolenza che arrivava con le nuvole.
L'altezza di Giove è il limite d questa stagione osservativa.
Aggiornamento. Ho trovato in rete questa foto fatta lo stesso giorno. Io ho osservato poco dopo del momento ritratto nella foto. La macchia rossa quando osservavo era ormai al tramonto e non ho notato il pennacchio sotto la macchia rossa. I pennacchi che ho visto sono quello che si vede prima dell'ombra del satellite, il piccolo imediatamente dopo e un altro che è sorto dopo e che non si vede nella foto. Ho notato l'inspessimento della NNTB sotto l'ombra del satellite. I diversi vortici bianchi nella scia della macchia, nella SEB.
2 Comments:
Ciao, Mauro.
Bel report!
Anch'io ho osservato Giove ieri sera con il mio dobson LB 12" con la torretta binoculare ed oculari 24mm (circa 160x): la visione era molto soddisfacente, anche se non ho notato tutti i dettagli individuati da te... Credo di mancare di un po' d'esperienza per riuscire ad individuare bene tutti i dettagli...! L'immagine di Giove più bella che abbia mai visto, però, è stata quella di sabato scorso da malga Sass col Taka + torretta + Baader GO 18mm di Ivan: praticamente una foto!
Per favore, mi potresti spiegare quali sono la NEB, la SEB ecc. su Giove? Non l'ho mai capito...!
Grazie e cieli sereni.
Mauro Gasparotto
La nomenclatura delle bande è descritta per esempio qua: http://pianeti.uai.it/index.php/Giove:_Nomenclatura .
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