E’ una serata vellutata, la luce del tramonto oro fino; muovo di casa alle 21:30; Stargazer e Fede sono già in marcia, Widescan ci raggiungerà a Pozza Morta. Incontro Stargazer e Fede a Bocca di Selva e facciamo carovana x Pozza Morta. Calma di vento, condizioni ambientali ideali con 11°C sul piazzale a quota 1725sm, 45°42'22.43"N 11° 3'28.56"E, come apprendo dal navigatore di Stargazer. Ottimo spirito. Installano lo Scopos, un bel dob 6” f4 autocostruito e un 20x80 su di un bel Manfrotto. Lo Scopos fa sollevare espressioni entusiastiche ad ogni oggetto mentre io monto il dob. Intanto arriva Widescan. Anch’io sono operativo verso le 23 e per il vero profondo cielo non resta che attendere che la falce di luna tramonti come previsto all’una. Intanto si cincischia con l’uno e l’altro strumento. Al tramonto della luna, M13 quasi allo zenit trionfa nel suo splendore e strappa ancora qualche hooo; la vicina 6207 mostra il suo profilo migliore. Invogliati cerchiamo la IC 1296 di cui ormai conosciamo a memoria la posizione, ma il cielo, che intanto è diventato di 5.5 e di 20,50 allo SQM, non è all’altezza. Oserei dire che l’ho percepita in distolta 50% del tempo, ma Stargazer, come è noto, rifiuta questo tipo di valutazione. Poi è la volta della Sombrero partendo dal Corvo, attraverso l’asterismo formato da due graziosi triangoli l’uno dentro all’altro, con i vertici opposti, che ho appreso da poco essere denominato Reeves-2 (RA 12h 35m 44s Dec:-12° 01'). M104 non è un gran ché però stasera. Sto scrivendo queste note sull’Eurostare per Milano con 40 minuti di ritardo. Di fronte a me una bionda non più di primo pelo è impegnata in una telefonata da stazione di partenza a stazione d’arrivo con il suo ex che, da quanto capisco, l’ha scaricata e che lei cerca di recuperare. Insopportabile anche perché sembra ottenere qualche risultato sul poveretto. Mi metto le cuffie e sbatto l’MP3 a tutto volume. Allora dirottiamo su M57. Cerco il famoso rosato che avevo osservato con il Takahashi da 5mm, ma niente: solo e sempre grigio. Io ho anche da provare il Nagler 3-6 che ho appena acquistato. Stasera la nostra non offre molti dettagli; tiriamo fino a 830x per vedere quant’è grande. Anche qui inutile ricerca di IC 1296 e, naturalmente, della timida stella centrale. Passiamo alla Vergine: un bel quadretto su M64-66 con corte degli NGC e scorribanda nel campo delle galassie più famoso del cielo. Passiamo alla Chioma e puntiamo ‘the Box’, il quartetto Hickson 61, con le galassie a quadrato. Tutte ben visibili, solo la 4173 è un po’ elusiva. Naturalmente non possiamo fare a meno di tornare ancora una volta su M51. I bracci sono ovviamente visibili nel mezzo metro, ma niente di ché. Si puntano gli oggetti anche con gli altri strumenti, facendo paragoni e commenti. L’alzata di genio è di puntare NGC 6572, planetaria dell’Ofiuco, che non avevamo mai osservato. A 125x mi strappa un hoooo perché è verdissima! Un led; il colore si stempera salendo con gl’ingrandimenti. A 625x è chiaramente ovale, azzurra appare a me, mentre Stargazer e gli altri la vedono ancora verde, anche se slavato. Poi Stargazer si impegna nella ricerca della nebulosa Crescent (NGC 6888 nel Cigno) che richiede ogni volta un bel po’ per rivelarsi all’OIII montato su di un Meade 5000 24mm, di cui riempie tutto il campo. Poi si passa al Sagittario e si scorazza in lungo e in largo con il 20x80 che evidenzia tutti i Messier della zona. Nel mezzo metro M16 è bellissima nonostante il cielo non perfetto. La Laguna con il filtro giusto è spettacolare. Non mi dilungo sulla schiera di oggetti che vediamo in sequenza: cito solo la bella coppia NGC 6440, globulare e NGC 6445, planetaria, che distano meno di mezzo grado e quindi ci stanno entrambi nel campo del 20mm a 125x. La planetaria è una Dumbell in miniatura: una delizia. Così, oggetto dopo oggetto tiriamo mattina e smontiamo con il chiaro. Lorenzo
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